Il capoluogo pugliese si prepara a decidere sulla tassa di soggiorno: il regolamento sarà discusso in Consiglio Comunale il prossimo 24 luglio. Nel frattempo però, non si placa la polemica dell’opposizione, in particolare di Forza Italia, fortemente contraria alla sua introduzione. Negli scorsi giorni, il direttivo di Bari ha infatti elencato le ragioni per cui, nel capoluogo pugliese, sarebbe opportuno contrastare la “tourist tax”.
“Forza Italia Bari – scrivono – è al fianco degli operatori turistici baresi nel dire “No” all’introduzione a Bari della tassa di soggiorno, fortemente voluta dall’amministrazione Decaro. E invita le forze politiche di centrodestra della Città a mobilitarsi, per fare fronte comune contro l’ennesimo balzello e inasprimento fiscale, che il prossimo consiglio comunale si appresta a varare definitivamente il prossimo 24 luglio” – evidenziano.
Sono almeno 10 le ragioni per cui, secondo Forza Italia, sarebbe necessario contrastare l’introduzione della tassa di soggiorno. In primis, spiegano “introduce nuovi aggravi e adempimenti burocratici per le imprese turistiche oneste, anche le più piccole; Aumenta la concorrenza sleale tra strutture ricettive, a vantaggio di quelle abusive; Colpisce italiani e stranieri che soggiornano a Bari per motivi non turistici (lavoro, assistenza familiare ecc.); È l’ennesimo “balzello medioevale” a carico del turista viaggiatore; Sottrae altri 2,5 milioni ogni anno all’economia cittadina per versarli nelle casse comunali; Rappresenta un nuovo onere fiscale, che disincentiva il turismo e si somma ad altre tasse, tra cui la tassa/addizionale comunale sui biglietti aerei pari a 6,5 euro a passeggero; Elimina un piccolo vantaggio competitivo e anche di immagine per Bari, che sinora non la applicava; La tempistica della sua introduzione è scorretta dal punto di vista istituzionale, ad appena nove mesi dalla definitiva scadenza dell’amministrazione comunale; Non è vincolata a specifici investimenti infrastrutturali o a nuovi servizi per il turismo; Non si prevede una corrispondente riduzione del carico fiscale per i cittadini baresi” – sottolineano.
“Forza Italia – dichiarano infine – rifiuta la rituale litania abusata del “così fan tutti”, giacché su 8 mila Comuni italiani solo mille hanno introdotto la tassa di soggiorno. E ritiene necessario un approccio diametralmente opposto: servono meno tasse e più servizi per Cittadini e Turisti per promuovere la crescita economica. Soprattutto a Bari, dove un governo cittadino illuminato sarebbe già da tempo intervenuto per dire basta agli enormi sprechi della macchina amministrativa e soprattutto alle troppe società municipalizzate, che drenano ogni anno oltre 100 milioni di euro alle casse comunali, in cambio di servizi molto mediocri di pulizia, mobilità e manutenzione del verde urbano” – concludono.
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