“Non vogliamo nessuna nuova costruzione sul lungomare, abbiamo bisogno di respiro. Qui siamo abbandonati, nessuno ascolta mai il nostro parere, il parere di chi qui ci vive”. A raccontarlo a Borderline24 sono alcuni residenti di Palese, nel Municipio V, in seguito alla notizia riguardante novità in merito all’ex ristorante Ancora che, dopo gli incendi e anni di stato di abbandono, potrebbe essere ricostruito, con una destinazione d’uso completamente diversa da quella precedente.
C’è infatti una speranza per quel luogo: è di alcuni giorni fa la notizia della presenza di un’offerta al bando che dovrà ora essere valutata dalla commissione. Ma il futuro di quel luogo, previsto dal bando, ad alcuni cittadini, proprio non piace: per alcuni infatti sarebbe opportuno “non ricostruire”. “Il nostro lungomare è uno scempio – racconta un residente – ringhiere arrugginite, degrado, assenza di spazi di aggregazione e luoghi con del verde. Si limitano a pensare alle piste ciclabili, ma con quale coraggio? Vorremmo vivere in un posto in cui sia bello sostare sul lungomare, non transitarci e basta, qui invece, ogni volta che ci si fa una passeggiata con i nipoti, sale una grande tristezza. Non c’è nulla. E’ una vergogna. Sull’ex Ancora? Adesso se ne va via un’altra estate e qui non cambia mai nulla. E’ così da anni. Ma proprio non hanno pensato a chiederci cosa volessimo? Se ci stava bene o no tornare a smettere di vedere il mare” – evidenzia. A preoccupare, in particolare, è l’idea che quel tratto di mare, adesso libero dal cemento, possa essere nuovamente coperto con una struttura.
“Non importa quello che dovranno farci – spiega una cittadina – noi cemento non ne vogliamo. Palese ormai è diventato il paese dei nuovi palazzi. Passi da una strada a distanza di un giorno dall’altro e scopri che è stata buttata giù una vecchia costruzione per fare spazio ai palazzi. Almeno sul mare vorremmo respirare. A noi non ci ascoltano mai: vorremmo meno cemento, meno strade di asfalto e più verde, magari con delle giostrine per i bambini e con dei chioschetti, non direttamente sul mare, ma magari ripristinando alcune case di fronte, per vivere il lungomare senza dover camminare di fretta per via delle zone buie e abbandonate. Tutto quell’asfalto che divide le case dal mare potrebbe essere prato, potrebbe essere un parchetto. Senza contare che non abbiamo accessi al mare. Costava tanto evitare di costruire e fare uno spazio con del prato per poter sostare con le proprie famiglie e i bimbi? Magari con una passerella per l’accesso in acqua comoda anche per i disabili? Qui, davvero, siamo dimenticati. E’ uno strazio” – conclude. La questione degli accessi al mare era già stata evidenziata in passato, così come quella dei parcheggi e delle continue costruzioni.
“Perché devono ricostruire? – aggiunge un altro residente – quei soldi potrebbero utilizzarli per abbattere i palazzi che stanno invadendo il quartiere, lasciandoci godere il mare che non viene valorizzato per il degrado che c’è intorno. Adesso, bene o male, lo spazio dell’ex Ancora è utilizzato dalle famiglie che spesso non hanno posti comodi per poter stare al mare. Ora, chissà tra quanti anni, considerando quanto ci hanno messo per demolirla, ci ritroveremo punto e capo. Dovrebbero smetterla di dare gli spazi pubblici, siamo in un posto di mare, ma il mare non lo vediamo più. E’ davvero vergognoso. Non c’è speranza, da qui è meglio andare via” – conclude. Il futuro dell’ex Ancora però potrebbe non essere troppo lontano, una volta valutata e approvata l’unica offerta arrivata, l’intento è quello di concludere i lavori in tempi brevi. Il bando di gara riguarda una concessione demaniale marittima con finalità turistico e ricreativa della durata minima di 15 e massima di 20 anni per la gestione dell’area che prevede anche zone verdi e aree sabbiose.
Più nello specifico, il nuovo volume dell’area, ospiterà due funzioni distinte e, inoltre sarà dotato di un patio centrale di mq. 38 che conterrà un’area verde e una scala elicoidale per raggiungere la terrazza superiore. Le funzioni progettuali proposte nello studio di fattibilità consistono in una porzione del fabbricato concepita per ospitare l’attività in concessione (bar/ristorazione) e i servizi annessi (superficie coperta mq. 475 E’ prevista anche un’area sabbiosa attrezzata con ombrelloni e sdraio che occupa la precedente terrazza a mare, un pontile per facilitare l’accesso in acqua e un’area destinata a parcheggio con pavimentazione drenante e piantumazione di tamerici al fine di mitigarne l’impatto. Nel bando è stata richiesta la dotazione di una componente verde nel patio centrale con essenze mediterranee (verosimilmente tamerici) nella parte est dell’area, al fine di mitigare l’impatto della zona di parcamento.
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