Giovani medici e ricercatori sauditi svolgeranno attività di formazione e tirocinio nel campo della gastroenterologia presso l’Irccs “S. De Bellis” di Castellana Grotte, unico istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Italia specializzato in gastroenterologia. E’ quanto prevede l’accordo di collaborazione medico-scientifica sottoscritto a Roma, presso la sede dell’ambasciata del Paese arabo, tra l’Ufficio Cultura dell’Arabia Saudita in Italia alla presenza del Ministro dell’Istruzione Saudita e del Direttore Generale, Direttore Scientifico e Direttore Sanitario dell’Istituto pugliese, frutto di un intenso lavoro durato oltre un anno. L’accordo prevede che giovani tirocinanti e ricercatori selezionati dal governo dell’Arabia Saudita completeranno il loro percorso di formazione presso il “de Bellis”, inseriti nel modello dell’Istituto che prevede sempre una fitta contaminazione tra attività assistenziali e di ricerca finalizzate al miglioramento delle procedure diagnostiche e terapeutiche. Tutte le spese saranno a carico dell’Ufficio della Cultura dell’Arabia Saudita in Italia, che parteciperà anche cofinanziando progetti di ricerca integrati.
“Il processo di internazionalizzazione iniziato anni fa e che ha visto il “de Bellis” coinvolto in vari progetti di ricerca in ambito europeo, come partner solido di numerosi accordi di collaborazioni con importanti istituzioni di ricerca negli Stati Uniti e Giappone, spiega il direttore scientifico Gianluigi Giannelli, ci vede oggi coinvolti con una realtà emergente come l’Arabia Saudita, chiamati a contribuire alla formazione dei loro specialisti del domani inculcando l’importanza dell’integrazione del modello Irccs basato su ricerca/assistenza”. Dello stesso avviso è anche il Direttore Sanitario, Roberto Di Paola: “siamo sinceramente orgogliosi di essere partner in questo progetto che rappresenta una novità importante per tutta la sanità pugliese con l’Irccs De Bellis che vede aumentare anche il suo riconoscimento internazionale”. Un modello di sanità virtuosa quello del “de Bellis” che, come dichiara il direttore generale Tommaso Stallone, “è il frutto di un lavoro costante e silenzioso, che vede tutti protagonisti. Anche per noi sarà una esperienza nuova che ci arricchirà culturalmente e che potrebbe anche rappresentare un punto di partenza per ulteriori sviluppi di partenariato internazionale. I cittadini devono essere fieri di un Istituto che da sempre pone l’individuo al centro dell’organizzazione sanitaria e scientifica”.