C’è un indagato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla morte dei due fratellini di sei e sette anni i cui corpi privi di vita sono stati ritrovati nel vascone irriguo, a pochi metri dal luogo in cui risiedevano con la famiglia, nel Foggiano. Omicidio colposo, su questo indaga la Procura di Foggia. L’accusa, attualmente, è nei confronti del proprietario dell’azienda agricola che, secondo quanto evidenziato dalla Procura di Foggia, sarebbe accusato di omessa custodia e vigilanza dei luoghi dai quali si accede alla zona in cui è presente lo specchio d’acqua.
L’uomo, secondo quanto emerso, non avrebbe vigilato sullo stato della proprietà e, in particolare, sulla recinzione della zona, sulla quale, in un punto, ci sarebbe un buco. Proprio da quel buco i due piccoli, secondo la ricostruzione di chi sta indagando in merito, sarebbero riusciti a entrare. Le indagini sono ancora aperte, sono infatti in corso tutte le attività utili per ricostruire la dinamica esatta dei fatti. Nel frattempo, nel pomeriggio, si sono tenuti i funerali in una cattedrale, quella di Manfredonia, gremita di gente commossa.
La cerimonia funebre è iniziata in ritardo per via delle condizioni della mamma dei piccoli, colta da malore in chiesa. La messa è stata officiata dal vescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone. Oltre ai parenti, alla cerimonia, erano presenti anche le autorità civili e militari della provincia di Foggia, tra loro il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, il Questore Ferdinando Rossi e infine i rappresentanti istituzionali.
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