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La spedizione di meteorologi in Groenlandia: “Ci sono le zanzare”

Spedizione per verificare i mutamenti climatici

Pubblicato da: redazione | Mer, 5 Luglio 2023 - 16:07

In Groenlandia ci sono le zanzare! E sono numerose! È una delle stranezze osservate direttamente dal team di 3B Meteo sull’isola. Dal 16 al 29 giugno, infatti, Paolo Corazzon, meteorologo e responsabile media 3B Meteo, Sergio Brivio, fondatore e socio, Luca Pace, meteorologo e responsabile reparto meteo, Vanessa Minotti, divulgatrice media, Isacco Emiliani, fotografo e videomaker e Samuele Catanese, social media specialist hanno dato vita a una spedizione in Groenlandia finalizzata non solo a verificare in loco gli effetti dei mutamenti climatici, ma a divulgare le informazioni raccolte e a raccontarle in prima persona per sensibilizzare la gente su questo importante tema.

Dalla fine degli Anni ‘70 a oggi l’Artico ha perso complessivamente quasi 2 milioni di km quadrati di ghiaccio, con un tasso di perdita annuale di circa 37.000 km quadrati. Ma gli effetti del cambiamento climatico sono molto meno astratti di quanto si possa immaginare e sono visibili nella quotidianità.

Paolo Corazzon, una volta rientrato in Italia, ha raccontato: “Quella in Groenlandia è stata una spedizione che non dimenticherò mai, una missione che aveva lo scopo di verificare gli effetti del cambiamento climatico e che, purtroppo, sono davvero evidenti e drammatici. I ghiacciai si stanno fondendo a una velocità impressionante, sulla superficie dei ghiacciai si possono vedere pozzanghere enormi di acqua azzurrissima, lo spessore dei ghiacci si sta riducendo e si vedono adesso spuntare montagne dal ghiacciaio che un tempo erano ricoperte di ghiaccio e neve. I ghiacci non riescono, sempre più spesso, ad arrivare al mare, stanno arretrando di diversi chilometri sulla fascia costiera e, quando ci arrivano, gli iceberg che si staccano sono sempre più piccoli proprio perché lo spessore del ghiaccio è sempre più piccolo. E poi il permafrost, che è il terreno che normalmente dovrebbe essere ghiacciato, che si sta smollando a causa delle alte temperature. Interi quartieri di alcune cittadine che poggiavano su questo terreno sono stati sfollati per timore dei crolli. Le temperature sono molto più alte di un tempo. D’inverno si arrivava fino a -40°, ora a malapena si raggiungono i -20°”.

Sergio Brivio ha ricordato che si è vissuto un giugno sotto media stagionale e si sarebbe aspettato una temperatura più dolce: “Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, c’è stata addirittura una nevicata che ci ha impedito di proseguire nel tour. È stata affascinante proprio per il giorno in cui è capitata, più del rinomato ‘Sole di mezzanotte’. Sono rimasto estremamente colpito dallo scioglimento del permafrost che impatta direttamente sulla vita della popolazione locale, costretta ad abbandonare nei casi estremi casa e cose. Importante è stata la constatazione della perdita cronica di massa glaciale, ben visibile dal sorvolo sui ghiacciai della zona e il rialzo termico registrato dagli anni 2000 con inverni meno freddi ed estati più umide, al netto del mese di giugno anomalo per eccellenza. Purtroppo è molto difficile, se non impossibile, invertire il trend in atto, i cui effetti tra l’altro saranno ancor più percepibili nei prossimi decenni. Detto ciò, per poter aiutare l’ecosistema Terra tutti dovremmo iniziare a tenere un comportamento più consapevole con l’obiettivo di ridurre i gas serra. La CO2, principale responsabile del meccanismo di riscaldamento globale, è presente in tutte le attività quotidiane. Si tratta di limitarle, a partire a titolo di esempio da un’alimentazione più sostenibile frenando il consumo di alimenti di origine animale a favore dei vegetali”.

Di grande rilevanza anche la testimonianza di una guida locale di origine Inuik, che ha mostrato al team come sta cambiando il villaggio a causa del riscaldamento globale. “C’è molto meno ghiaccio, tanto che alcune case stanno sprofondando nel terreno nudo, venendo meno il supporto del ghiaccio preesistente e ormai fuso per diversi mesi dell’anno. La nostra baia conta molto meno ghiaccio marino rispetto a una volta, quando rimaneva completamente ghiacciata da ottobre a maggio. Oggi, invece, il ghiaccio si forma solo a gennaio e febbraio”.

(foto 3bmeteo)

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