Il sistema del 118 è in affanno e vive, ancora oggi, gravi difficoltà. A sottolinearlo è Francesco Pazienza, segretario regionale della Puglia del Sindacato medici italiani (Smi). Questo, evidenzia “Nonostante l’importanza fondamentale dello stesso, che ha visto, già da tempo, ridurre il proprio organico medico a poco più del 50% con grave pericolo per i cittadini visto che molte ambulanze intervengono senza che ci sia il medico a bordo” – sottolinea.
Parole che arrivano pochi giorni dopo la mozione presentata in Consiglio. Obiettivo, potenziare il 118 e supportare il sistema sanitario pugliese. “L’intersindacale Medici – sottolinea ancora Pazienza – per anni ha sollecitato attenzione rispetto ai problemi che gravano sulla sanità e di conseguenza sui cittadini, valutiamo dunque positivamente l’intervento del Consiglio regionale della Puglia che con la mozione richiamata, impegna la Giunta Regionale ad intervenire sui temi della sanità”. Lo Smi ha precisato però che le criticità sono diverse, tra queste: la carenza di medici ed infermieri, “la vergogna delle liste d’attesa” e “l’assurda ed esasperante burocrazia che ha trasformato i medici da clinici in burocrati”.