Partono in un clima di incertezza i saldi estivi del 2023. Sugli acquisti, da parte degli italiani, pesa l’emergenza dei prezzi che ha colpito redditi oltre a capacità di spesa delle famiglie, fortemente provate. Ad affermarlo è il Codacons intervenuto in occasione dell’inizio della stagione dei salti, prevista per il prossimo 6 luglio.
Non solo caro prezzi, ad aggravare la situazione del settore dell’abbigliamento anche le condizioni meteorologiche che, con il maltempo che ha segnato i mesi tra aprile e la prima metà di giugno, ha condizionato inevitabilmente gli acquisti dei cittadini relativi al comparto. “I saldi – ha spiegato Codacons – potrebbero essere quindi l’occasione per le famiglie per affrontare quegli acquisti rimandati nelle scorse settimane: cresce infatti il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi, circa il 70% degli italiani secondo le stime del Codacons, contro il 60% dello scorso anno. Tuttavia l’inflazione alle stelle e l’emergenza prezzi che investe il nostro paese rischiano di influire sui budget di spesa che i consumatori dedicheranno ai saldi, portando ad una maggiore prudenza durante gli acquisti. La previsione di spesa durante gli sconti di fine stagione si attesa quindi tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro, considerando anche gli aumenti dei prezzi nel settore moda” – sottolinea ancora.
Uno spiraglio di speranza potrebbe essere possibile grazie alla presenza dei turisti. La ripresa del settore infatti potrebbe alimentare il business dei saldi, soprattutto nei centri storici, ma anche negli outlet e nelle boutique di alta moda. L’andamento dei saldi però, che partiranno con nuove regole sui prezzi imposti da una direttiva Ue e l’obbligo dei commercianti di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l’avvio degli sconti, in modo da impedire saldi finti, è ancora un incognita.