Il mercato degli immobili di lusso a Bari e dintorni vive una fase di espansione: rispetto al periodo pre-pandemico, tutti i principali indicatori di mercato sono positivi. Queste sono alcune delle evidenze più indicative emerse dal nuovo Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia realizzato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, in partnership con LuxuryEstate.com, portale internazionale leader negli immobili di lusso.
Le variazioni dello stock Dall’inizio del 2019, gli annunci di immobili di lusso in vendita nell’area presa in esame sono cresciuti del 64%, arrivando vicini a quota 250. Con le superfici totali in aumento dell’80%, c’è stato un incremento proporzionale del valore complessivo offerto sul mercato, che sfiora i 300 milioni di euro (293), in rialzo del 79% rispetto al primo semestre del 2019. Rispetto alle tendenze del Paese, la terra di Bari fa eccezione per quanto riguarda la composizione dell’offerta: non solo le ville prevalgono sugli appartamenti (63% contro il 37%), ma questo dato è anche in leggero aumento negli ultimi anni.
Tempi di vendita Il territorio preso in esame è anche uno dei pochi in cui troviamo due indicatori così vicini tra loro: il Time to sell, inteso come tempo medio necessario perché un annuncio esca dal mercato, e il Time on market, equivalente all’età media degli annunci presenti sul mercato in un dato periodo. Nel caso della Terra di Bari, questi sono distanziati di solo pochi mesi:9,1 mesi di media per il Time on market, 8,6 per il Time to sell. Pur con entrambi i trend discontinui nel corso degli ultimi anni, si può notare che “l’età media” dell’invenduto è decresciuta rispetto agli 11 mesi di media di inizio 2019. L’andamento altalenante del Time to sell lo porta invece a un livello molto simile a quello raggiunto nel 2019.
Domanda degli immobili di lusso Nonostante il forte incremento degli annunci offerti, non ci sono ricadute sulla domanda media generata da ogni singolo annuncio. Il trend si presenta discontinuo, con picchi in positivo, nel primo semestre del 2021, e in negativo, nel primo semestre 2022. A fine 2022la richiesta segna un +10% rispetto all’inizio del periodo preso in esame, a confermare un dato di inequivocabile interesse per un mercato in crescita. Stabile il peso della domanda nell’area rispetto al totale nazionale: 0,8%