Con una tre giorni di spettacoli, performance realizzate con le comunità del territorio ed eventi collaterali, dal 23 al 25 giugno a Ruvo di Puglia andrà in scena il prologo della terza edizione de LE DANZATRICI en plein air, il festival di danza contemporanea diretto da Giulio De Leo, realizzato da Compagnia Menhir con il sostegno di Ministero della Cultura (FNSV 2022-24), Regione Puglia, Comune di Ruvo di Puglia e in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese. Il prologo avrà inizio venerdì 23 giugno alle ore 19 nell’ex Convento dei Domenicani di Ruvo di Puglia con lo spettacolo Satiri della compagnia italiana Virgilio Sieni. Interpretato da Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dal violoncello e dalla voce di Naomi Berrill, Satiri è una straordinaria esperienza sulla forza che ancora oggi produce l’antichità classica sull’uomo moderno, cinico e disorientato, offerta da un artista in grado di creare atmosfere che toccano il sostrato profondo della coscienza dello spettatore. Non soltanto attraverso l’arte del gesto poetico, ma anche attraverso la luce, l’ambiente, la musica. Danze sulla soglia segnano lo spazio, forme di intesa ed empatia che esplodono tra dionisiaco e apollineo. Lo studio del movimento sottrae al quotidiano quelle posture che poi tornano sotto forma di un’altra lingua, non forma in movimento ma corpo che trascolora e, come una nebulosa auratica, si confonde tra lontananza e vicinanza e opera secondo un’attenzione rivolta alla tattilità spaziale che ci comprende.
Sabato 24 giugno andrà in scena una doppia replica de In grazia di ricamo, performance prodotta dalla Compagnia Menhir e realizzata da Giulio De Leo con l’assistenza di Erika Guastamacchia nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione del pubblico, parte del laboratorio permanente del festival sviluppato in collaborazione con il Centro Studi_Università della Terza Età e il centro di assistenza L’albero dei desideri di Ruvo di Puglia. Appuntamento alle ore 10 nel Chiostro dell’ex convento di Santa Chiara di Bari e alle ore 19.45 nell’ ex convento dei Domenicani di Ruvo di Puglia per una performance dedicata alla bellezza che nasce dalla cura artigianale del dettaglio e dalla dedizione alla costruzione generale del disegno di un’opera. Cura e dedizione sono le predisposizioni dell’animo necessarie a vivere la creazione in uno stato di grazia, un’attitudine simile a quella che si può maturare in una passeggiata meditativa in natura. Memorizzazione di partiture gestuali complesse, precisione nell’esecuzione e maturazione di un ascolto sottile saranno gli ingredienti utili a costruire un grande affresco corale. Un percorso che si concluderà, poi, con la realizzazione con lo sviluppo di un’azione coreografica urbana nella mattinata di sabato 1 luglio.
Nella stessa serata di sabato 24 giugno, alle ore 19, lo stesso ex convento dei Domenicani ospiterà la lecture performance dal titolo Futura Mater (produzione Compagnia Menhir, coreografia di Vanessa Cokaric ed Erika Guastamacchia, finanziata dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità”). Ancora una volta si tratta della restituzione di un lavoro laboratoriale realizzato con la comunità del territorio, che si presenta come lo specchio che riflette la realtà incontrata e mette in luce gli aspetti di questo universo complesso, delicato quale è la maternità attraverso un atto performativo, di divulgazione e sensibilizzazione con l’intento di destare curiosità, sensibilizzare e magari incoraggiare altre mamme e famiglie e le istituzioni a dare sempre più spazio e supporto a tutte le realtà e associazioni che si impegnano per tutelare la maternità. L’esigenza è quella di rendere partecipe l’intera comunità al percorso vissuto durante la fase di ricerca e di indagine delle osservazioni e riflessioni maturate durante gli incontri e la condivisione delle pratiche coreografiche esplorate durante i laboratori. Ad accompagnare la performance verrà presentato il materiale audiovisivo e fotografico realizzato durante gli incontri. A seguire, alle 19.20, nella stessa sede, andrà in scena lo spettacolo Samurai Ballade, della compagnia italo-tedesca Palindrome Dance Company (prima nazionale per la sezione Mitologie, coreografia e interpretazione Vanessa Cokaric): Non indugia. Osserva. Si prepara. Fende l’aria la scia del suo movimento. Un passo nel qui e ora. Un altro ancora con la tenacia e la grazia di chi rispetta la terra sotto i piedi e il vento tra le dita. Il samurai racconta del suo ritmo, del suo tempo che diventano degli altri aprendo lo spazio della sua danza solitaria.
Infine, domenica 25 giugno alle ore 20, nell’ex convento dei Domenicani, sarà la volta dell’evento collaterale Open Classes – Il gigante di bronzo, prodotto da The Company A.s.d. con la direzione artistica di Antonella Sparapano e Angela Maria Sparapano e la partecipazione degli Allievi di età compresa tra i 3 e 19 anni aderenti ai corsi di danza classica, moderna e hip hop. The Company è presente sul territorio dal 2008 e porta avanti un lavoro di formazione legato soprattutto alla danza classica, moderna e contemporanea, integrato con altre discipline come hip hop, canto, recitazione e Pilates. Un luogo in cui viene curato ogni aspetto nel minimo dettaglio in conformità a ciò che vi è di più caro alla danza: la perfezione e l’armonia dei movimenti. The Company desidera servire la danza in un modo ben preciso: essere un punto di riferimento per i bambini e i ragazzi talentuosi di Ruvo di Puglia offrendo un trampolino di lancio per una carriera brillante, oltre che svolgere un’azione sociale promuovendo interazioni tra persone e garantendo un benessere dal punto di vista fisico e psicologico. Si chiuderà così il prologo della terza edizione del festival che successivamente, a partire da giovedì 29 giugno, lascerà spazio ad altri due ricchi fine settimana di programmazione in cui si alterneranno spettacoli, performance, laboratori ed eventi collaterali, a partire dall’incontro e dal dialogo con le comunità del territorio. Attraverso il contributo eccellente di grandi artisti e compagnie di danza nazionali e internazionali, LE DANZATRICI en plein air porterà così in scena la danza come espressione di umanità e fusione tra città, corpo, radici e cultura. Il tutto, secondo una chiave di lettura volta alla promozione dell’accessibilità nei confronti di persone e artisti con disabilità, grazie anche allo speciale contributo che, per questa edizione, giunge dalla compagnia tedesca “mixed able” DIN A 13 tanzcompany. E, ancora, con un occhio attento alla valorizzazione dei talenti emergenti, a cui sono dedicate le sezioni Scavi, fucina di produzione di artisti under35, Mitologie, che presenta nel festival produzioni già attive e Giacimenti, che accoglie gli autori selezionati nei progetti di alta formazione partner di GIACIMENTI – rete italiana per l’emersione dei giovani talenti coordinata da Menhir/LE DANZATRICI en plein air in partnership con Conformazioni Festival di Palermo, HangartFest di Pesaro, Progetto Da.Re. Dance Research di Roma, Modem Pro/CZD/Scenario Pubblico di Catania, Alta Formazione/ Compagnia Arearea di Udine. Un’edizione straordinaria che si svolgerà fino al prossimo 9 luglio e che quest’anno gode del sostegno della rete nazionale tedesca di promozione della danza contemporanea NPN – Nationales Performance Netz per le performance degli artisti ospiti del festival provenienti dalla Germania, nonché dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, per le attività collaterali sviluppate dalla compagnia DIN A 13 tanzcompany.