“L’hanno lasciata sola, su una sedia a rotelle, per ore, senza assistenza”. Il racconto è di Anna (nome di fantasia) che ha accompagnato lo scorso maggio la madre di 70 anni al Policlinico, reparto chirurgia, per una enterorisonanza. Un’analisi che necessita di una certa preparazione. “Per mancanza di comunicazione accade che dalla sera alle 8 al pomeriggio, verso le 15 – racconta Anna – anziché farle bere i 2 litri d’acqua previsti con lassativo, gliene danno 6. Mia madre ha un crollo della colonna vertebrale ed era in acuzie per un problema di calcoli alla colecisti. È stata male ovviamente per questi sei litri e anche perché dalle 15 la lasciano da sola, senza personale, su una sedia a rotelle fino alle 18,45, quando sono andata io a prenderla. E l’ho trovata piena di urina, dato che se le era fatta addosso”.
“Una donna di 70 anni mortificata, con il rischio che potesse cadere. La loro giustificazione? Che al Policlinico c’è solo un pulmino per il trasporto dei pazienti e quindi lei è rimasta lì, sola, piena di urina per ore e con crisi di panico. Mi hanno detto che c’era poco personale, che in reparto c’erano solo due oss e nessuno si poteva muovere per accompagnarla. Una situazione davvero assurda, alla fine mia madre non l’ha fatta manco quel giorno l’analisi”, ha concluso il suo racconto Anna.