Detenzione di armi e droga, con questa accusa, la Polizia di Stato, ha arrestato due persone. Decisivi gli accertamenti tecnico scientifici eseguiti. In particolare, nella mattinata di giovedì scorso, la Squadra Mobile della Questura di Bari in esecuzione della misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha tratto in arresto due giovani, ritenuti responsabili, in concorso tra loro e in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini della detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e di due armi da fuoco con relativo munizionamento.
I fatti, in relazione ai quali la Polizia di Stato ha proceduto, hanno avuto origine da una perquisizione di iniziativa eseguita, il 16 ottobre del 2022 in uno stabile di via Lombardia nel quartiere San Paolo dove, nelle parti condominiali del palazzo – vano tecnico dell’ascensore – è stata rinvenuta una sacca contenente sostanza stupefacente di vario tipo, già confezionata in dosi e pronta per la vendita, per un peso complessivo di circa tre chili nonché due pistole semiautomatiche, di cui una con matricola abrasa e quindi clandestina, con relative cartucce inesplose.
In seguito al ritrovamento, sul posto, è intervenuto il personale della Polizia Scientifica che ha proceduto alla campionatura di quanto rinvenuto eseguendo, nei mesi successivi, una serie di accertamenti di natura tecnico scientifica che hanno permesso di accertare che la sostanza stupefacente, pari a circa 3 Kg, era del tipo cocaina, che se immessa sul mercato illecito della droga avrebbe sviluppato oltre 3000 singole dosi, mentre l’hashish e marijuana avrebbero sviluppato oltre 18000 dosi. Per quanto concerne le armi da fuoco – due pistole Beretta una cal. 7,65 e l’altra cal. 9×21, quest’ultima con matricola abrasa – sono risultate entrambe perfettamente funzionanti.
Gli accertamenti hanno permesso alla Polizia Scientifica di isolare, sulla superficie delle buste in cellophane in cui era contenuta la sostanza stupefacente e nella porzione interna del “ponticello” e “grilletto” delle armi da fuoco, alcune impronte digitali riconducibili ai due soggetti tratti in arresto.
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