Passi in avanti per il Parco Costa Sud a Bari che vedrà cambiare totalmente il paesaggio del capoluogo pugliese: si sbloccano i lotti uno e tre, nella zona di Punta Perotti e torre Carnosa. Il Comune di Bari è pronto infatti ad avviare le procedure di esproprio per i due lotti mancanti all’appello. Per gli altri lotti il due, il quattro, il cinque e il sei, le procedure sono già state avviate.
Per i lotti uno e tre, il Comune ha intenzione di avviare una sorta di perequazione con i proprietari dei suoli. L’obiettivo è quello di permettere di costruire in altre zone, concedendo in cambio il suolo che permetterà la realizzazione dell’ambizioso progetto del parco Costa Sud. Ieri è stato avviato il procedimento di approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera in oggetto, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità ed apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, sulle aree individuate catastalmente. Aree di proprietà della società dei Matarrese, della Mabar, degli Andidero, anche della famiglia Levi Montalcini.
Il prossimo passo da compiere sarà la presentazione della delibera in Consiglio Comunale. A quest’ultimo toccherà dare il via libera, così come avvenuto già per gli altri quattro lotti, sia al progetto sia all’apposizione del vincolo di esproprio. L’obiettivo è quello di procedere in tempi brevi, al fine di realizzare il progetto da 75 milioni di euro nei tempi previsti.
Il progetto, finanziato con fondi Pnrr, è suddiviso in sei lotti e dovrà essere ultimato nel 2026: pena la perdita dei finanziamenti. I lotti 1, 2 e 3, corrispondono ai parchi costieri di “Pane e Pomodoro” (con un costo di 805mila euro), “Torre Quetta” (916mila euro) e “Torre Carnosa”(691mila euro). Per questi ultimi è prevista la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, con interventi di piantumazione, ma anche nuova viabilità e percorsi ciclopedonali.
Il lotto 4, ovvero quello del parco Valenzano (779mila euro), prevede invece la rinaturalizzazione dell’alveo della lama. Il lotto 5, ovvero il parco reticolare (803mila euro), prevede la creazione di una rete di spazi aperti ad uso pubblico all’interno delle zone destinate ad orticoltura. Infine, il lotto sei, ovvero il Parco Bellavista, con un costo di 868mila euro, prevede la riqualificazione dell’area occupata dal centro sportivo omonimo oltre all’estensione delle attrezzature sportive.
Per le sei sezioni però si sta procedendo in maniera differenziata. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha dato il via libera definitivo agli espropri e alla variante urbanistica per i lotti 2, 4, 5 e 6. Attualmente il Comune è al lavoro per delineare le progettazioni definitive per i lotti 2 e 6. I cantieri di questi lotti apriranno entro la fine del 2023, mentre per i lotti 4 e 5 bisognerà attendere i primi mesi del 2024. Tempi ancora più lunghi per gli ultimi lotti. L’intento è però quello di riuscire a rispettare i tempi previsti (e imposti) dal Pnnr.