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In Puglia si riduce l’incidenza dell’Hiv: gli uomini i più colpiti

Test gratuiti in piazza Umberto dal 14 al 16 giugno

Pubblicato da: redazione | Lun, 12 Giugno 2023 - 14:22

Le diagnosi dell’Hiv in Puglia sono ancora tardive , gli uomini etero sono i più colpiti e Bari è capitale della prevenzione. Questi i dati ufficiali sulle diagnosi di HIV in Puglia nel 2021 e i numeri, ancora parziali, del 2022 e dei primi mesi del 2023, che rilevano un leggero ma non significativo incremento dell’incidenza dei casi. Un trend comprensibile dopo la flessione del 2020, quando i primi lockdown hanno impedito le relazioni e ridotto il numero dei test. I dati del 2021 risentono ancora delle misure anti-Covid, ma rispecchiano anche l’effetto dei progressi scientifici.

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sanita.puglia.it

Questi dati saranno analizzati nell’ambito della 15a edizione del Congresso ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research punto di riferimento per la comunità scientifica in tema di Hiv-Aids, Epatiti, Infezioni Sessualmente Trasmissibili e virali. ICAR è organizzato sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, delle maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica e del mondo della Community. Il Congresso si terrà a Bari – città Fast-Track City da novembre 2022 – presso l’Università degli Studi Aldo Moro, dal 14 al 16 giugno.

SI RIDUCE L’INCIDENZA DELL’HIV IN PUGLIA – Dall’avvio della sorveglianza nel 2009, i tassi di incidenza dell’HIV in Puglia si sono collocati sempre al di sotto dei valori medi nazionali. Secondo i dati dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione, nel 2021, l’incidenza delle nuove diagnosi in Puglia è di 2,1 casi per 100mila residenti (93 nuove diagnosi/infezioni totali), valore in calo rispetto agli anni precedenti. Il 31,2% dei casi è stato segnalato dal Policlinico di Bari (n=29), il 16,1% dal centro di Taranto (n=15) e il 14,0% dal centro di Foggia (n=13), mentre nessuna nuova diagnosi/infezione da HIV è stata segnalata dal centro di Bari-Giovanni XXIII. In particolare, nelle provincie di Bari, BT e Taranto, nel 2021, è stato registrato un lieve aumento dell’incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da HIV rispetto al 2020. Tuttavia, i tassi di incidenza rimangono significativamente più bassi rispetto agli anni pre-pandemia.

L’HIV IN PUGLIA NEL 2021: PIÙ COLPITI GLI UOMINI E LA FASCIA 30-39, TRASMISSIONI SOPRATTUTTO IN RAPPORTI ETERO – Nel 2021 l’incidenza più alta è stata riscontrata nella fascia d’età 30-39 anni (5,6 casi per 100mila abitanti). Inoltre, l’incidenza nei maschi è risultata circa tre volte maggiore rispetto alle femmine, mentre nel 2020 l’incidenza nei maschi risultava quasi dieci volte superiore rispetto alle femmine. Nell’ultimo anno, la principale modalità di trasmissione è risultata quella tra eterosessuali maschi (46,4%), seguita dagli MSM (23,8%): questo dato ha invertito il trend rispetto agli anni precedenti. In Puglia, così come in Italia, persiste il problema delle diagnosi tardive. Nel 2021, in Puglia, il 61,9% dei casi erano Late Presenter e il 45,2% già in una fase avanzata dell’infezione o in AIDS, con un aumento rispetto all’anno precedente (rispettivamente 56,0% LP e 44,0% AHDP/AIDS nel 2020).

“I dati 2020 sono condizionati dalla riduzione dei test e dal minor numero di occasioni di contagio – sottolinea il Prof. Sergio Lo Caputo – Tuttavia, con i dati 2021 e con le prime informazioni sul 2022, nonostante un inevitabile incremento, si conferma un trend in discesa rispetto agli anni prepandemici. La corretta assunzione della terapia antiretrovirale rende il virus non più rilevabile nel sangue: l’HIV rimane un’infezione cronica ma il virus non è trasmissibile, come sintetizza l’evidenza scientifica U=U, Undetectable=Untransmittable. Tuttavia, in Puglia come nel resto d’Italia, molte diagnosi sono tardive: serve pertanto sensibilizzazione della cittadinanza e una maggiore diffusione dei test”.

INIZIATIVE E DIFFICOLTÀ DELLA COMMUNITY IN PUGLIA – “Le associazioni della Community dei pazienti hanno realizzato diverse iniziative in questi ultimi anni per favorire consapevolezza e importanza dei test, ma restano pregiudizi socioculturali e risorse limitate – spiega Michele Formisano – Molte persone non vogliono sottoporsi al test, chi per paura dell’esito, chi per non essere associato a un mondo promiscuo, nonostante il test sia la forma di prevenzione più semplice ed efficace per se stessi e per gli altri e benché chiunque sia esposto al contagio. Nonostante queste difficoltà, nell’ultimo mese, i volontari di NPS Puglia hanno avviato a Brindisi un check-point di prevenzione itinerante, nel quale è stato possibile effettuare gratuitamente un autotest HIV, trovare preservativi e materiale informativo. Abbiamo anche provveduto alla consegna di farmaci contro l’HIV e di test rapidi a Taranto e provincia, oltre a proporre i test all’uscita di alcuni locali”. A Bari, invece, nei giorni del Congresso ICAR sarà inaugurata la nuova sede di ANLAIDS.

ICAR 2023: RECORD DI PARTECIPAZIONE SCIENTIFICA – Alla XV edizione del Congresso ICAR sono attesi oltre mille tra specialisti e clinici, giovani ricercatori, infermieri, operatori nel sociale, volontari delle associazioni pazienti. Sono giunti ben 520 abstract, record assoluto nella storia di ICAR, mentre per il concorso RaccontART, dove i giovani raccontano la prevenzione, vi saranno ben 120 lavori: chiari segni di come dopo la pandemia sia emersa una volontà generale di riprendere la ricerca, di informarsi, di stimolare la comunità scientifica. L’ambito formativo sarà valorizzato anche dall’assegnazione dei premi ai giovani ricercatori italiani con gli ICAR-CROI Awards, gli Scientific Committee Awards e i SIMIT Special Awards. Uno slancio ripreso dal titolo di ICAR “Dalla prevenzione alla cura: pronti per nuove sfide”. Tra i temi scientifici affrontati, oltre ad HIV/AIDS, anche SARS-CoV-2, epatiti, infezioni sessualmente trasmesse, infezioni emergenti, vaccini, infezioni nell’immunocompromesso, ma anche argomenti nuovi, come la salute delle persone transgender.

I TEST IN PIAZZA UMBERTO I E UNA REGATA PER SENSIBILIZZARE LA CITTADINANZA – ICAR darà anche la possibilità di effettuare gratuitamente il test per HIV, HCV e Sifilide: i test salivari e capillari, rapidi e gratuiti, saranno disponibili per tutta la cittadinanza presso la Fontana Giardini in piazza Umberto I (adiacente alla sede congressuale) il 14 giugno dalle 16 alle 20, il 15 giugno dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 20, il 16 giugno dalle 11 alle 18. Il test è gratuito, affidabile e richiede pochi minuti. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Medici con l’Africa Cuamm e di Cama Lila. Inoltre, il pomeriggio di giovedì 15, dalle 18.30 alle 20.30, sul lungomare di Bari ci sarà la manifestazione “Non buttiamoci a mare”, organizzata da ANLAIDS Puglia, con una regata di dragon boat tra squadre composte da clinici, giovani ricercatori, membri della Community e rappresentanti delle aziende farmaceutiche.

UNA STORIA POSITIVA”, LA MOSTRA CONTRO LO STIGMA – Tra le iniziative di quest’anno vi è la mostra “Una Storia Positiva”, con le opere del fotografo documentarista Simone Cerio dedicate all’inclusione in contrapposizione allo stigma. Si terrà all’ex Palazzo delle Poste, in Piazza Cesare Battisti; alcune postazioni dotate di QR code dislocate in città condurranno verso la sede centrale. La mostra sarà presentata con una conferenza stampa il 14 giugno alle 12 presso l’aula Alessandro Leogrande, Centro Polifunzionale Studenti dell’ex Palazzo delle Poste. Insieme a Cerio e ai Presidenti ICAR, interverrà Ines Pierucci, Assessora alla cultura del Comune di Bari, con la moderazione della giornalista Silvia Dipinto.

“La mostra racconta attraverso opere multimediali le storie vere di quattro persone che vivono insieme in una sorta di casa famiglia allargata – spiega Cerio – Angela è la vicina di casa; Andrea e Anthony sono una coppia con uno dei partner HIV positivo; Maurizio è un coinquilino sieropositivo che ha vissuto l’esperienza più dolorosa perché curato male in carcere. Ritratti, foto, interviste raccontano con un approccio empatico queste storie, in cui ognuno si può immedesimare. Sullo sfondo vi è lo stigma, con le discriminazioni che ciascuno di questi protagonisti ha vissuto nei propri percorsi. La foto principale è suddivisa come un puzzle in sei pezzi, ognuno dei quali si ritrova su un totem collocato in alcuni luoghi simbolici della città”.

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