MERCOLEDì, 25 DICEMBRE 2024
78,178 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
78,178 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Covid, archiviata inchiesta su Conte e Speranza

I familiari delle vittime: "Delusi e amareggiati"

Pubblicato da: redazione | Mer, 7 Giugno 2023 - 17:22

Il tribunale dei ministri a Brescia ha archiviato le posizioni dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza indagati nell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della prima fase della pandemia in Val Seriana. Lo confermano fonti giudiziarie.

Annunci

sanita.puglia.it

I giudici del Tribunale dei ministri – tutti civilisti, con la presidente Maria Rosa Pipponzi presidente della sezione Lavoro – hanno accolto la richiesta di archiviazione per l’ex premier Conte e l’ex ministro Speranza “perché il fatto non sussiste”, sposando la linea della Procura di Brescia che aveva sollevato una serie di ragioni e di fatto che hanno smontato l’ipotesi accusatoria dei colleghi di Bergamo. Secondo i giudici, “non è configurabile il reato di epidemia colposa in forma omissiva in quanto la norma in questione abbraccia la sola condotta di chi per dolo o per colpa diffonde germi patogeni e quindi la responsabilità per omesso impedimento di un evento che si aveva l’obbligo giuridico di impedire risulta incompatibile con la natura giuridica del reato di epidemia”. E inoltre, si legge nel provvedimento di archiviazione “va innanzitutto detto che agli atti manca del tutto la prova che le 57 persone indicate nell’imputazione, che sarebbero decedute per la mancata estensione della zona rossa” ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro, nella Bergamasca, “rientrino tra le 4.148 morti in eccesso che non ci sarebbero state se fosse stata attivata la zona rossa”.

All’ex premier veniva contestata dalla Procura di Bergamo la mancata istituzione della zona Rossa nella Bergamasca ad Alzano e Nembro. Ma visto che “non risulta che il Presidente del Consiglio Conte, prima del 2 marzo 2020, fosse stato informato della situazione dei comuni di Nembro e Alzano Lombardo, stando all’imputazione” lui “avrebbe dovuto decidere, circa l’istituzione della zona rossa” il giorno stesso. E secondo il tribunale dei Ministri “si tratta, evidentemente, di ipotesi irragionevole”.

L’archiviazione di Conte e Speranza nell’inchiesta sul Covid “è uno schiaffo in faccia a noi e all’Italia intera che si merita un sistema politico e di giustizia più trasparente. Siamo intransigenti con quanto fatto dalla Procura di Brescia e dal Tribunale dei Ministri: l’archiviazione è un vilipendio alla memoria dei nostri familiari, un bavaglio, l’ennesimo in un’Italia corrosa dall’omertà contro cui ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo nelle sedi che ci restano, come quella civile”, scrivono i familiari della vittime del Covid dell’Associazione #Sereniesempreuniti che sono “delusi e amareggiati”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari e il Natale, un turista:...

Il problema della sicurezza a Bari continua a far discutere. In...
- 25 Dicembre 2024

E’ nato prima il pandoro o...

La diatriba tra amanti del pandoro e strenui difensori del panettone...
- 25 Dicembre 2024

Un nuovo palazzetto e spazi verdi,...

(di Francesca Emilio) Un nuovo palazzetto per lo sport, spazi verdi...
- 25 Dicembre 2024

Scontro auto- ambulanza nel Foggiano, un...

È di un morto ed un ferito il bilancio dell'incidente stradale...
- 25 Dicembre 2024