Il quartiere San Pasquale di Bari è la zona più richiesta dagli under 36 per acquistare casa. Ma si tratta solo di una scelta obbligata ed economica. Pur di assicurarsi un tetto molti ragazzi baresi infatti si spostano nell’hinterland della città dove i prezzi sono decisamente più contenuti e si possono acquistare anche nuove costruzioni, tipologia abitativa verso cui le generazioni più giovani sono particolarmente sensibili.
In base alle analisi dell’ufficio studi gruppo Tecnocasa, la percentuale di under 36 che ha comprato casa in Italia tramite le loro agenzie è passata da 28,5% del 2021 a 31,2% del 2022 a conferma di un desiderio forte anche tra le fasce di età più basse, sostenute fino all’anno scorso dai tassi di interesse contenuti. Il rialzo di questi ultimi sta facendo sentire le prime difficoltà di accesso al credito, con la conseguenza che se non c’è alle spalle una famiglia in grado di dare un supporto economico, l’acquisto potrebbe risultare più problematico.
L’ufficio studi gruppo Tecnocasa ha analizzato, limitatamente alle dieci grandi metropoli, verso quali quartieri si è rivolta l’attenzione dei giovani acquirenti. Emerge, in modo abbastanza evidente, la prevalenza dei quartieri che hanno prezzi contenuti e che quindi consentono l’acquisto a chi desidera vivere in città. Ad esempio appunto San Pasquale a Bari, Brancaccio a Palermo, Madonna di Campagna- Borgaro a Torino, Bolzaneto a Genova. A Firenze c’è Isolotto dove prevalgono le soluzioni popolari e quindi prezzi più contenuti ma uno dei punti di forza del quartiere è la presenza della tramvia che lo collega con il centro della città e con il comune di Scandicci, aspetto importante soprattutto per chi si sposta per lavoro o studio.
A Milano gli under 36 sono interessati alle zone Inganni- Zurigo, Baggio- Muggiano e Niguarda dove, nonostante l’aumento dei prezzi questi sono ancora accessibili e più contenuti rispetto alla media della città che è di 4263 euro al metro quadrato. A Niguarda si aggiunge anche l’Ospedale che attira giovani specializzandi e medici.
Balzano all’occhio anche tante zone che sono sede di facoltà universitarie: infatti un trend ormai consolidato da tempo vede i ragazzi che studiano fuori sede, andare in affitto per i primi anni e poi acquistare la casa. Segnaliamo l’area San Giovanni a Teduccio a Napoli dove è nato il polo della Apple, Montesacro a Roma su cui convergono sia gli studenti della Luiss sia della Sapienza, i quartieri San Donato e Costa a Bologna, Novoli- Guidoni a Firenze. A Palermo invece si segnala Portella della Ginestra- Diaz che pur non avendo al suo interno una sede universitaria è in posizione vicina o comoda per raggiungerla. A Torino vale la pena segnalare il quartiere di Nizza Millefonti- piazza Bengasi con l’apertura della fermata della metropolitana di piazza Bengasi che collega tutta l’area con il centro città, con l’Ospedale Molinette e con la stazione di Porta Nuova. Vi sono poi alcuni quartieri come Pegli a Genova dove la qualità di vita, la vicinanza al mare la rendono una zona in cui molti genitori acquistano per i figli, anticipando parte del capitale necessario per l’acquisto. Discorso simile per il quartiere di Michelangelo a Palermo.