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A Bari Casa Piccinni pronta alla “rinascita”: ok al progetto del Fai

L'assessore Pierucci: "Potremo finalmente restituire alla città un luogo identitario della nostra storia"

Pubblicato da: redazione | Lun, 5 Giugno 2023 - 16:47

Su proposta dell’assessora alle Culture Ines Pierucci, la giunta ha approvato nei giorni scorsi il progetto di partenariato speciale pubblico-privato per la valorizzazione di Casa Piccinni, presentato ufficialmente dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS lo scorso 2 maggio.

Con la proposta di valorizzazione di Casa Piccinni, in particolare, la delegazione FAI di Bari – che già in numerose occasioni ha contribuito all’apertura straordinaria dell’immobile, organizzandovi iniziative culturali, campagne di sensibilizzazione ed eventi – intende rendere la casa natale del grande compositore, che allo stato è accessibile esclusivamente al piano terra nei vani che affacciano su piazza Mercantile e vico Fiscardi, un luogo privilegiato per la riscoperta di grandi personaggi storici e del patrimonio artistico e culturale della città di Bari.

A tal fine il proponente si impegnerà tanto sul fronte del presidio del bene, con la cura dei locali messi a disposizione e con attività informative di accoglienza dei visitatori, quanto su quello della sua valorizzazione, con l’organizzazione di visite guidate su prenotazione, l’ideazione di attività educative e inclusive per target diversi (visite culturali, percorsi ludico-didattici, workshop e laboratori didattici), l’organizzazione di eventi (mostre, concerti, presentazioni di libri, aperitivi musicali, esposizione di costumi d’epoca, talk con musicisti e compositori), le celebrazioni del compleanno di Piccinni (il 16 gennaio) e la promozione di una raccolta tematica dedicata all’Opera Buffa e all’Opera Barocca.

“L’accordo di partenariato per la valorizzazione di Casa Piccinni – commenta Ines Pierucci – rappresenta un risultato importante per l’amministrazione comunale, che grazie al FAI vede la possibilità di iniziare un percorso strutturato dedicato alla riscoperta del grande Niccolò Piccinni al quale il nostro teatro comunale è intitolato.

Le finalità strategiche della proposta del FAI, al nostro fianco in tante occasioni per la scoperta e la tutela del patrimonio culturale del territorio, coincidono infatti appieno con l’interesse pubblico alla valorizzazione integrata di Casa Piccinni attraverso percorsi innovativi di sperimentazione nel campo della gestione, fruizione, produzione e partecipazione culturale.

Grazie a questo accordo, dunque, potremo finalmente restituire alla città un luogo identitario della nostra storia, che auspichiamo possa diventare nel tempo il quartier generale del Piccinni Opera Festival. Riappropriarsi di Casa Piccinni è un’operazione culturale che restituisce al più grande compositore barese di tutti i tempi un doveroso riconoscimento: Casa Piccinni, accanto al Museo Civico, al Museo archeologico di Santa Scolastica, al Museo Nicolaiano e quello Diocesiano, con i tanti luoghi di culto e la Basilica pontificia di San Nicola, diventerà così uno dei luoghi più rappresentativi del grande patrimonio culturale di Bari vecchia”.

“L’accordo di partenariato per la valorizzazione di Casa Piccinni – commenta Gioacchino Leonetti, capo delegazione FAI Bari – è un’idea partita anni fa con il censimento ‘I luoghi del Cuore del FAI’ che tanto successo riscosse tra i cittadini baresi. Idea che ci spinse ad aprire Casa Piccinni in occasione dei nostri eventi nazionali e anche per festeggiare, il 16 gennaio di ogni anno, il compleanno del grande Maestro. Grazie alla disponibilità e alla collaborazione del sindaco Decaro, dell’assessora Pierucci e della consigliera Micaela Paparella, abbiamo fatto scoprire la casa natale e anche la vita di Niccolò Piccinni che è stata una vera star alla corte del Re Luigi XVI e della Regina Maria Antonietta.

Nostra mission è far conoscere, tutelare e amare il nostro ambiente, il nostro territorio e la nostra cultura e far sì che siano valorizzati e quindi protetti da tutti”.

La proposta di partenariato speciale pubblico-privato ha una durata di 10 anni, tempo necessario per alimentare gli investimenti a carico del partner privato e dare stabilità alla gestione e allo sviluppo del progetto di valorizzazione.

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