In Italia “l’accesso tempestivo ad adeguate cure di fine vita per alleviare i sintomi per le persone in fase terminale si attesta al 35%. Ma questo dato, a quanto ci risulta, si differenzia profondamente nelle aree geografiche del nostro Paese: se è pertinente per le regioni del Nord, non lo è, purtroppo, per quanto riguarda le aree del Sud in cui la media scende al 23% con punte al di sotto del 20% in qualche caso”. È quanto ha affermato il presidente della Fondazione Gigi Ghirotti, Vincenzo Morgante, in occasione della presentazione della XXII Giornata del Sollievo.
I dati che arrivano dall’osservatorio di monitoraggio delle cure palliative e della terapia del dolore istituito dalla Fondazione, ha aggiunto Morgante, “confermano persistenti disomogeneità territoriali che generano inaccettabili diseguaglianze: dalla difficoltà di accedere ai centri accreditati alla terapia del dolore, specie nel Centro-sud, alle liste di attesa. Un’odissea per tante persone costrette spesso a rivolgersi a strutture private o a migrare in altre Regioni con costi economici insostenibili”, ha proseguito il presidente della Fondazione Ghirotti che ha rivolto un appello alle istituzioni: “il ministero della Salute invii il rapporto annuale al Parlamento sullo stato di attuazione della normativa, l’ultima risale infatti a gennaio 2019”.