Gli agenti della Squadra Mobile di Bari hanno arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura della Repubblica, un soggetto, di 45 anni, ritenuto responsabile, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, di rapina aggravata, in concorso con altri individui non ancora identificati, ai danni di un autoarticolato porta-valori.
I fatti, in relazione ai quali è stata eseguita la misura cautelare in questione, risalgono in particolare al 20 ottobre del 2021, quando, un gruppo di rapinatori, nello specifico sei soggetti armati e con il volto travisato, bloccò e rapinò, nei pressi dell’uscita dal casello autostradale Bari-Sud, un autoarticolato che trasportava valori e tabacchi, per un bottino complessivo di 2 milioni di euro.
Quanto alle modalità operative dell’evento delittuoso, i rapinatori, dopo aver forzatamente arrestato la marcia dell’autoarticolato, puntarono un’arma da fuoco all’indirizzo dell’autista e lo costrinsero a recarsi presso una vicina piazzola di sosta, ove si impossessarono del prezioso carico.
Le indagini, estremamente complesse, che hanno portato all’arresto, sono state condotte dalla Squadra Mobile del capoluogo pugliese, con il coordinamento di questa Procura della Repubblica, e si sono basate, tra le altre cose, sull’analisi del traffico dei dati telefonici dei cellulari in uso all’arrestato e sulla visione delle immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza; determinante, ai fini dell’identificazione del presunto responsabile, è stata la visione del sistema di video sorveglianza installato a bordo del mezzo rapinato, che ha consentito il riconoscimento fonetico e fisico dell’individuo tratto in arresto, persona con precedenti di polizia e giudiziari, già nota alla Squadra Mobile di Bari.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.
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