Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la proroga sul piano casa della Regione Puglia, la ripartizione Urbanistica del Comune di Bari ha ultimato le istruttorie su 35 titoli edilizi che erano stati bloccati, proprio in attesa della pronuncia della Corte. Di questi una istruttoria è ancora in corso, 30 permessi a costruire sono stati confermati mentre quattro sono stati bocciati, per ragioni legate al fatto che l’intervento previsto collideva “con le previsioni di rigenerazione urbana e recupero sociale e urbano dell’insediamento – si legge nella determina della ripartizione Urbanistica – o era in contrasto con le previsioni minime inderogabili superiori al massimo previsto per la città di Bari negli interventi di demolizione e ricostruzione”. I quattro bocciati riguardavano nuove costruzioni in via Ettore Carafa ad angolo con viale Ennio (zona Policlinico) dove era prevista una volumetria complessiva di 1820 metri cubi; in strada San Girolamo dove era prevista una volumetria complessiva di 1327 metri cubi, in via Gentile dove era prevista una volumetria complessiva di 2.058 metri cubi ed infine in via Scacchi, zona Libertà.
Per quanto riguarda invece i permessi a costruire confermati, e per i quali “non sussistono ragioni di interesse pubblico idonee e sufficienti a rimuovere il medesimo titolo edilizio”, sono situati in varie zone: via Sangiorgi, corso Alcide de Gasperi, strada Carducci, via Caracciolo, cinque in via San Giorgio Martire, via Cesare Suglia, via Bitritto, via Pietrocola, via Quarto, via Napoli, via Nazionale a Palese, via Verdi ad angolo con viale Mercadante, lungomare Starita, via Caduti strage di Bologna e via Cifarelli.