Dal dentista in ospedale. Al Giovanni XXIII di Bari è stato riattivato l’ambulatorio pediatrico di odontoiatria. Due postazioni completamente rinnovate, che potranno essere ampliate, per le cure odontoiatriche di bambini e ragazzi con fragilità sociali o cliniche.
“La riattivazione dell’odontoiatria al Giovanni XXIII è un risultato importante. Un altro passo in avanti per garantire sul nostro territorio la specificità pediatrica nelle cure. Ci sono piccoli pazienti che hanno necessità di un’assistenza specialistica e multidisciplinare che qui in ospedale, anche per l’attività odontoiatrica possiamo garantire. È il risultato di un lavoro di squadra, ringrazio il prof. Favia e la direzione sanitaria che hanno a lungo operato per rendere possibile questa ripartenza”, ha sottolineato questa mattina il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
Questa attività al Giovanni XXIII era stata sospesa da alcuni anni e garantita in forma ridotta presso la clinica odontoiatrica del Policlinico, indirizzata soprattutto a coloro che non possono permettersi cure odontoiatriche private e ai cosiddetti “pazienti non collaboranti”, che in ragione di forme di disabilità possono avere necessità di sedazione. Da oggi questa attività tornerà a svolgersi negli ambulatori dedicati del pediatrico.
Il servizio in questa prima fase sarà attivo tre mattine a settimana ed è garantito dall’unità operativa di odontoiatria del Policlinico di Bari, diretta dal prof. Gianfranco Favia. “Qui saranno eseguite cure odontoiatriche che per la loro tipologia non è possibile affrontare all’esterno delle strutture ospedaliere. Abbiamo a disposizione le tecnologie e un team multidisciplinare che potrà gestire pazienti molto piccoli o ad alta complessità, secondo i criteri di anestesiologia e di sedazione che sono assolutamente indispensabili in questi casi”, ha aggiunto il prof. Favia.
Alla riattivazione del servizio questa mattina sono intervenuti anche la direttrice sanitaria Rosa Porfido e il direttore medico di presidio del Giovanni XXIII, Livio Melpignano.