“Il nostro lungomare è uno scempio, senza contare che gli accessi al mare sono praticamente inesistenti. Non vogliamo aspettare i progetti sul futuro, sono anni che la situazione è la stessa. Siamo stanchi di essere cittadini di serie B, al presente chi ci pensa?”. A raccontarlo a Borderline24 sono alcuni residenti di Palese, nel Municipio V, fortemente preoccupati per le condizioni in cui, ormai da anni, verte il lungomare.
Dalle ringhiere arrugginite, all’erbaccia alta e incolta che contraddistingue il paesaggio per tutto l’inverno e, in alcuni casi, come quello attuale, anche i mesi più caldi, come maggio, in cui il lungomare si popola di cittadini e turisti. Ma non solo, a preoccupare i residenti è anche lo stato di degrado e abbandono che ormai “va avanti da anni” e, inoltre, la prospettiva di un’altra estate “priva di accessi comodi per entrare in acqua”. Sono solo alcune delle problematiche elencate. Si tratta di questioni già denunciate in passato che oggi, a distanza di anni, nonostante all’orizzonte si intraveda uno spiraglio di luce, almeno per quanto riguarda il progetto dell’ex Ancora, non basta a placare gli animi.
“Le promesse non servono più – sottolinea una residente con problemi di abilità motoria – sono anni che per l’amministrazione non esistiamo. Il nostro lungomare ha un potenziale enorme, eppure, è abbandonato a se stesso. Ho paura a portare mio nipote a passeggio, se dovesse toccare una delle ringhiere arrugginite, rischierebbe. Ma il problema riguarda anche gli accessi al mare: io, è evidente, non posso permettermi di entrare in acqua facendo lo slalom tra pietre e scogli. Non dico che vorrei la sabbia, ma almeno qualche passerella decente che permetta di godersi il mare del quartiere senza dover per forza pagare per il lido. Il mare è di tutti e vorrei non dover andare a cercare la sabbia lontano. Tanti come me vivono lo stesso disagio, c’è chi non può spostarsi e il mare non lo vede da anni” – ha sottolineato.
Non si tratta di un caso isolato, anche l’estate scorsa, in particolare ad agosto, i cittadini avevano evidenziato la problematica relativa agli accessi al mare denunciando l’assenza di luoghi adatti alle famiglie tanto da costringere molti ad ignorare spesso e volentieri i divieti relativi alla balneazione al porticciolo in quanto, evidenzia ancora oggi un residente “è l’unico posto comodo, dove i bimbi e i nonni possono giocare insieme e si può entrare in acqua senza rischiare di farsi male”. “Non sappiamo dove altro andare – ha proseguito – certo, l’acqua non è bellissima ed è spesso sporco per colpa degli incivili, ma anche della scarsa manutenzione, ma con figlie a carico e la necessità di andare al mare senza spendere troppi soldi, visto il periodo, ci dobbiamo accontentare. E’ vero, ci sono i lidi, ma perché scegliere il privato se il mare è uno spazio aperto e pubblico? In tanti anni avrebbero potuto pensare di rendere un po’ più accogliente questo posto e il lungomare in generale. Non ce ne accorgiamo neanche più di quanto sia brutto, siamo abituati e non ci aspettiamo più che possa cambiare in meglio. Ci sono state solo tante promesse, ma i fatti?” – ha concluso.
Alle sue parole fanno eco quelle di un’altra cittadina che ha voluto paragonare il lungomare di Palese ad un “luogo fantasma”. “Qui non c’è nulla – ha evidenziato – è la desolazione più totale. Negli anni hanno permesso di costruire senza pensare che, invece, il lungomare poteva essere valorizzato in altro modo. E’ una tristezza immensa vedere solo cemento, quello delle case, dei lidi e di quei pochi ristoranti costruiti sul mare che rovinano il paesaggio. E adesso che faranno? Mi aspettavo che dopo l’ex Ancora non costruissero più, invece, anche se hanno promesso accesso al mare e tante altre belle cose, ci sarà ancora cemento. Per riqualificare questa zona abbandonata a se stessa basterebbe impegnarsi un po’ di più, ma ormai siamo periferia della periferia, dovremmo appartenere a Bari o almeno al Municipio 5, invece Palese spesso viene dimenticato. Adesso, gira voce che anche l’ultimo locale storico, l’ex Altromondo, verrà abbattuto per costruire case. Se davvero fossimo nel cuore dell’amministrazione, questo non sarebbe accaduto: quel posto sarebbe dovuto diventare pubblico per offrire spazio ai giovani. Qui c’è solo vuoto, poi si chiedono perché vanno via” – ha concluso.
In foto alcuni tratti del lungomare fotografati in data 25 maggio 2023