Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Pazza Musica”
A 21 anni l’occasione della vita. Grande talento unito a grande determinazione, non possono che far nascere un artista dal grande valore.
Marco Mengoni, ad oggi 34enne, nella musica ha trovato un grande amore ma anche una medicina indispensabile.
Sì, perché seppur per il grande pubblico Marco è da sempre uno dei cantanti più belli ed affascinanti della scena pop italiana, vive fin da bambino con un grande senso di inadeguatezza, complice anche un’adolescenza marchiata da un peso importante: 106 chili.
“Avevo i capelli lunghissimi che mi coprivano gli occhi quasi a non voler far individuare il mio stato d’animo. Più avanti ho fatto fatica a capire il confine tra bellezza oggettiva e soggettiva proprio per il dismorfismo, che è una patologia”.
Marco Mengoni, si racconta a cuore aperto, così come fa nelle sue canzoni, e parla di questa patologia che oggi affligge non solo molti adolescenti, ma anche molti adulti: il dismorfismo. Il dismorfismo non è altro che un disturbo mentale nel quale si trascorre molto tempo e si investe molta energia preoccupandosi del proprio aspetto e detestandolo, sebbene sia normale.
Sebbene con fatica, la musica ha saputo alleviare questo suo dolore, questa sua ansia costante di non essere abbastanza, di non essere all’altezza.
La verità è che con il tempo, questo giovane artista ha saputo dimostrare a sè stesso in primis e poi a chi lo ascolta tutta la forza e l’energia che ha dentro sè.
L’inizio di un grande successo
Nel 2009 infatti debutta grazie al programma televisivo X Factor e da lì inizia il suo successo. “Guerriero” è il singolo record di Mengoni. Sei volte disco di platino, il video della canzone super la 100 milioni di visualizzazioni Youtube. Un ritornello che entra in testa e si lascia cantare ancora dopo tempo, un testo da leggere e rileggere, perchè profondo, intenso, intriso di significato.
Si tratta di una sorta di lettera scritta dal Mengoni adulto, a quello più bambino, quel bambino solitario che si rifugiava in personaggi di fantasia alla ricerca di consigli e conforto. Nella canzone a parlare è proprio il guerriero, l’uomo che è diventato oggi, che assicura protezione da incubi e tristezze, inganni e maldicenze.
“Guerriero” è una poesia, una dichiarazione d’amore assoluta. Fulcro del testo è la bellezza di sapere di non esser soli, di “non temere mai” se si ha qualcuno o anche solo sè stessi al proprio fianco.
Forse un caso o forse è tutto scritto nelle stelle, ma Mengoni, dopo aver vinto Sanremo nel 2013 con “L’essenziale”, è nuovamente vincitore del Festival nel 2023 con “Due vite”, brano che parla della complicata e intrecciata vita a due. Fa riferimento a quelle che possono essere le difficoltà anche nei semplici episodi di vita quotidiana. “Due vite” è l’invito a cogliere ogni attimo, come se fosse l’ultimo anche quando può sembrare monotono o banale.
L’ultima attesa novità
Ma è “Prisma” la sua ultima e attesa novità.
Attraverso la metafora del prisma, Mengoni racconta come questo ultimo album contiene tutti i colori delle sue idee, delle sue riflessioni e degli input di 34 anni di età e 13 di carriera. Un album dalle ritmiche e dagli accenti particolari, in cui trova spazio “Musica Pazza”, la nuova hit dell’estate di Marco Mengoni con Elodie.
Un sound retrò e due grandi voci che si incontrano per la prima volta. Il brano è un invito alla libertà, a lasciarsi andare, a vivere senza paure “corriamo forte sopra le paure e il panico, per mandare tutto al Diavolo senza nessun perché”.
La potenza della voce dell’artista di Ronciglione e la sensualità della nota cantante romana, ci sembrano, anche sta volta, essere i perfetti ingredienti per un gran successo.
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