Il calcio femminile si appresta a vivere una nuova primavera, spinto da un rinnovato tifo e da investimenti mai precedentemente sperimentati dal pallone rosa. Anzi, più che di nuova primavera si tratta della sua prima vera e propria stagione, considerato che fino a poco tempo fa il calcio femminile italiano non era nemmeno considerato uno sport professionistico.
Oggi, però, le cose sono cambiate e non ci riferiamo solamente al fatto che la copertura mediatica delle partite delle squadre femminili continui a crescere, o all’evidenza che le competizioni calcistiche femminili facciano finalmente parte dei palinsesti dei principali bookmaker come www.dobet.it. Il nostro odierno riferimento è a investimenti milionari che stanno arrivando sul calcio femminile e che potrebbero contribuire a cambiarne il volto in misura molto significativa.
Le iniziative in campo
In questo senso, una delle novità più interessanti è quella di Gillette, che ha scelto di scendere in campo insieme alla FIGC con il progetto La passione per il calcio non fa distinzioni.
Il progetto – stando a quanto hanno congiuntamente affermato Gillette e FIGC – è rivolto espressamente agli appassionati e ai praticanti, alle loro famiglie e, in particolar modo, ai papà. Di fatti, secondo una ricerca della stessa Gillette e dell’Istituto di Ricerca Sociale e di Marketing Eumetra, il 50% dei genitori ritiene ancora che il calcio non sia uno sport adatto alle bambine, dichiarando – tra le principali motivazioni – che si tratti di uno sport di contatto, poco adatto alle donne del futuro.
Proprio per smentire questo sentire comune, Gillette e FIGC hanno predisposto una serie di iniziative sui campi da gioco e sui social, con la finalità di generare un impatto culturale positivo nella percezione collettiva dell’attività calcistica femminile e sostenere concretamente le basi del movimento italiano.
Tra le principali attività previste, la campagna social #tifapertuafiglia, in fase di sviluppo, in cui Gillette e la Nazionale Femminile sfideranno i papà d’Italia a realizzare un video in cui giocano a calcio con le proprie figlie. In palio un viaggio in Nuova Zelanda per assistere a una partita del Mondiale di Calcio femminile.
A inizio luglio, invece, il progetto di Gillette e FIGC sarà protagonista mediante ulteriori attività in occasione dell’ultima gara amichevole delle azzurre prima del Mondiale.
Le iniziative dopo i Mondiali
Una volta terminati i Mondiali di calcio femminile, l’impegno di Gillette e FIGC non giungerà, intuibilmente, a esaurimento. A partire dal 23 settembre, in occasione della Settimana Europea dello Sport, Gillette e il Settore Giovanile e Scolastico FIGC daranno il via ai Play Days, eventi realizzati in ogni regione italiana, con coinvolgimento attivo di oltre 2.000 bambine provenienti dalle scuole primarie e secondarie.
I grandi numeri della Women’s FA Cup
Intanto, non si è ancora spento l’eco di quanto accaduto qualche giorno fa in occasione della finale di Womens’ FA Cup tra Chelsea e Manchester United, vinta dalle londinesi grazie a una rete di Samantha Kerr.
Il motivo di tale clamore è ben suggellato da un numero: sono infatti stati 77.390 gli spettatori che hanno assistito alla partita, facendo così segnare un nuovo record mondiale di presente per una partita di calcio femminile in una competizione nazionale.
Evidentemente, il numero non può che essere traduzione di un interesse crescente per il movimento inglese del calcio femminile, sulla scia di investimenti sempre crescenti e della vittoria all’ultimo Europeo, che hanno portato la Women’s Super League a essere il primo campionato nazionale per importanza nel vecchio Continente, esattamente come i colleghi maschi hanno contribuito a fare con la Premier League.
I numeri italiani sono evidentemente più contenuti. Tuttavia, i margini di crescita del movimento calcistico femminile italiano sono altrettanto notevoli, e iniziative come quelle pianificate da Gillette e FIGC sembrano essere il giusto trampolino di lancio per una nuova tappa di sviluppo.