L’ok dei cinque municipi è arrivato. Ed ora il regolamento sulla tassa di soggiorno è pronto ad approdare in Consiglio comunale, probabilmente per la fine di maggio o i primi giorni di giugno. La tassa riguarderà tutte le strutture ricettive, anche quelle all’aria aperta, i campeggi ad esempio, ed ancora gli agriturismi, le case vacanza, gli alberghi, i bed and breakfast. Le tariffe saranno diverse a seconda della categoria di alloggio: si partirà da un euro e 50 per i due stelle, due euro per i 3 stelle e i bed and breakfast, 3 euro per i quattro stelle e 4 euro per i cinque stelle, al giorno per massimo 4 giorni. Se il turista soggiornerà di più ovviamente non pagherà.
Saranno esenti dal pagamento della tassa i minori di 14 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati dalle agenzie di viaggio; i malati e coloro che assistono degenti ricoverati presso strutture sanitarie, anche in regime di day hospital, in ragione di due accompagnatori per paziente; gli studenti universitari fuori sede iscritti a qualunque Università avente sede nel Comune di Bari: coloro che pernottano presso ostelli o strutture ricettive di proprietà dell’Amministrazione comunale di Bari; i disabili; i visitatori in viaggio per motivi concorsuali. Sono previste anche riduzioni del 50 per cento per i titolari delle strutture ricettive che applicano convenzioni (corporate ) per il segmento business; i gruppi scolastici delle scuole medie inferiori e superiori in visita didattica; gli sportivi di età inferiore a 16 anni, componenti di gruppi sportivi partecipanti a iniziative e tornei organizzati in collaborazione con il Comune. Sarà compito dei gestori comunicare all’amministrazione, entro sette giorni dall’arrivo, il numero delle persone che hanno pernottato, il periodo di permanenza e l’imposta dovuta che poi dovranno versare al Comune. Il regolamento prevede anche sanzioni fino a 500 euro in caso di mancato versamento.
Durante l’ultima commissione comunale Qualità dei servizi, presieduta da Antonello delle Fontane dei Cinque Stelle, i consiglieri hanno chiesto chiarezza sulla rappresentanza politica all’interno del comitato di indirizzo, un organo, previsto proprio dal regolamento, che avrà il compito di decidere come utilizzare le risorse che arriveranno dalla tassa di soggiorno: si pensa ad una cifra compresa tra un milione e mezzo e due milioni di euro considerato che la città di Bari ha registrato 916.640 presenze turistiche nel 2019 (di cui 413.661 stranieri) e 624.271 nel 2021 (di cui 237.637 stranieri).
“Abbiamo esaminato la bozza – spiega Delle Fontane – e oltre ad evidenziare il fatto che nessuna commissione comunale è stata coinvolta nella stesura del regolamento, abbiamo chiesto una modifica inerente il comitato di indirizzo. Al momento tra i componenti sono previste le associazioni di categoria e dei delegati dell’amministrazione. Noi abbiamo proposto di inserire i presidenti dei cinque municipi e due consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di opposizione”. Per i consiglieri risulta importante la presenza di un organo politico. “Quello che deriverà dall’imposta di soggiorno impatterà sul civico bilancio – prosegue Delle Fontane – e quindi è giusto che ci sia un indirizzo politico nell’organo che deciderà come saranno utilizzati questi soldi. L’assessore si è mostrata disponibile e vedremo di presentare degli emendamenti”. Dopo il via libera in Consiglio, dovrà trascorrere un mese per eventuali ricorsi e solo successivamente la tassa di soggiorno diventerà effettiva.