La squadra mobile della questura di Taranto ha arrestato quattro persone accusate di tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Sono destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale ionico su richiesta della Procura. Le indagini sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni che hanno portato gli investigatori ad acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei quattro arrestati.
Si riferisce a un conflitto a fuoco avvenuto l’1 febbraio del 2022 in un bar ubicato all’interno di un distributore di carburanti del rione Paolo VI di Taranto e poi proseguito lungo la statale 172 fino al quartiere Tamburi, l’indagine della Squadra Mobile della Questura che ha portato oggi all’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Tre sono i presunti responsabili della sparatoria, mentre un quarto uomo è accusato di aver agevolato la fuga di due dei tre autori.
L’indagine coordinata dalla procura ha consentito di individuare il movente in dissapori di natura familiare intercorsi tra due degli arrestati. Nell’immediatezza dei fatti diverse pattuglie intervennero in seguito a una segnalazione e, dopo un breve inseguimento, bloccarono un uomo armato di pistola, arrestandolo in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma clandestina (a cui ora è contestato, nell’ordinanza di custodia cautelare, anche il reato di favoreggiamento personale).
Nel frattempo, altro personale della Squadra Mobile, nei pressi del luogo in cui si sarebbe consumata la sparatoria, notò, a poca distanza una dall’altra, due auto abbandonate con gli sportelli ancora aperti risultate in uso a degli uomini arrestati oggi. All’interno di una di queste vetture gli agenti trovarono una pistola semiautomatica e un revolver con i caricatori parzialmente riforniti e un bossolo di calibro diverso rispetto a quelli presenti nelle due pistole.
L’attività tecnica d’indagine disposta dalla Procura ha poi consentito di acquisire ulteriori elementi a carico dei tre presunti autori della sparatoria (tutti tarantini di 41, 38 e 31 anni) e dell’uomo che ne avrebbe agevolato la fuga (di 33 anni).