“Fra una settimana partiranno le prime demolizioni” propedeutiche alla realizzazione del nuovo Parco della giustizia di Bari. Lo ha detto il sindaco Antonio Decaro, a margine della presentazione del murale della legalità donato da Uil Puglia alla città di Bari, che riproduce le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Mi fa piacere che sia stato scelto proprio questo muro – ha aggiunto -. E’ un luogo simbolico perché chiunque passerà da qui guarderà le immagini di Falcone e Borsellino, due persone che insieme alle loro scorte hanno sacrificato la vita per i valori della libertà, della democrazia, del rispetto delle regole, della legalità”. “Chi passerà da qui – ha concluso – avrà quei principi e quei valori come ispirazione per la quotidianità”.
Nel dettaglio il sito delle ex caserme Capozzi e Milano nel rione Carrassi è composto da 26 costruzioni (fabbricati e strutture coperte), 13 per ciascuna caserma. All’interno del compendio militare “Milano” sono presenti sette immobili principali di cui un padiglione e sei fabbricati aventi pianta ad U disposti simmetricamente lungo l’asse mediano maggiore del lotto. Questi sei edifici sono tutti ad un piano e sono realizzati con struttura in muratura e solaio di copertura. I sette edifici principali creano una sorta di corte interna. Nel compendio sono presenti altri corpi di fabbrica di dimensioni minori. Tre di questi, tutti ad un piano aventi struttura in muratura intonacata e copertura piana, presentano la caratteristica di avere la parete perimetrale prospiciente via Alberotanza coincidente con il muro di cinta del compendio.
Nella caserma “Capozzi” a differenza della “Milano” gli edifici con pianta a U sono cinque, principalmente adibiti a camerate, magazzini di reggimento ed uffici, e risultano in completo stato di degrado. Lungo i lati corti del compendio sono presenti gli edifici adibiti a corpo di guardia ed ulteriori alloggi. I due manufatti analoghi per tipologia a quelli presenti nel compendio “Milano” presentano anch’essi un muro in comune con la recinzione esterna. Completano il compendio un manufatto per impianti parzialmente interrato in cemento armato e le tre torrette di guardia. Previsti anche interventi sulla vegetazione, prima dell’avvio delle demolizioni. Gli alberi da abbattere saranno indicati dalla direzione dei lavori dopo una valutazione anche dal punto di vista della sicurezza.
La demolizione è propedeutica all’avvio del cantiere per il parco della Giustizia, dove saranno accorpati gli uffici giudiziari e sarà realizzato un parco di 10 ettari. Il progetto, redatto dall’architetto genovese Femia, è al vaglio della conferenza di servizi.