Il Comune di Bari ha raccolto pareri favorevoli (salvo prescrizioni) per il parco della Rinascita nell’ex Fibronit. La progettazione quindi può andare avanti e il prossimo passo è bandire la gara entro il 31 luglio con lavori che devono terminare entro il 2026. La spesa prevista è di 14 milioni e 945mila euro di cui 11 milioni stanziati proprio con il Pnrr. Il progetto prevede, su 43mila e 385 metri quadri di zone fruibili, la realizzazione di spazi per bambini, aree concerti, aree per i cani, spazi per lo sport, orti sociali. Le aree fruibili conterranno l’immobile “ex Bricorama” dove si prevede di poter collocare una serie ulteriore di funzioni, culturali, museali e/o commemorative. Poi ci saranno delle zone non fruibili, quelle che dovranno essere sottoposte a un periodo di attività di monitoraggio ambientale, per la verifica di una eventuale presenza in atmosfera di sostanze volatili di amianto. Dette aree di “forestazione urbana” saranno interessate principalmente da alberature autoctone del paesaggio pugliese. In queste zone la scelta delle specie vegetali di progetto è finalizzata essenzialmente alla creazione di veri “boschi urbani”, dove si potrà in futuro passeggiare.
I pareri degli enti sono stati per la maggior parte favorevoli. La ripartizione Tutela dell’Ambiente ha indicato delle prescrizioni inerenti “scelte più cautelative considerando diverse alternative quali: incrementare la quantità di terreno agronomico; modificare la tipologia di essenze e prevedere un tipo di potatura che riduca lo sviluppo in altezza delle alberature”. Particolare attenzione viene richiesta sia dall’Agenzia regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente sia da Terna in merito alla presenza di linee elettriche ed elettrodotti in modo che venga rispettata la distanza minima richiesta e che all’interno di una fascia delimitata non siano previste aree gioco per l’infanzia, ambienti abitativi, ambienti scolastici e luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere.
Perplessità invece sono state presentate da Rfi in merito al lotto 3 del progetto, quello inerente la realizzazione della passerella ciclopedonale scavalca-ferrovia, di collegamento tra il Parco della Rinascita e via Amendola: sono opere interferenti con il progetto del nodo ferroviario sud. Rfi quindi ha rilasciato parere di incompatibilità solo per questo lotto.