Rendere il mare accessibile a tutti. È quanto previsto dal protocollo d’intesa firmato questa mattina a Palazzo di Città “Il mare è di tutti”, che prevede l’attivazione del servizio di assistenza alla balneazione e di accompagnamento delle persone con disabilità motoria e impossibilitate a deambulare autonomamente sulla spiaggia di Torre Quetta a partire dall’inizio della stagione balneare.
A siglare l’intesa la presidente della commissione consiliare Pari opportunità Silvia Russo Frattasi, il presidente dell’associazione Welfare a Levante Antonio Perrugini e l’amministratore del Gruppo Ideazione Cristian Calabrese – soggetto concessionario dei servizi di Torre Quetta -, alla presenza di Nicola Bonerba, presidente Ance Bari e BAT – che ha donato un’ulteriore sedia job per consentire l’accompagnamento contemporaneo in acqua di due persone con disabilità – e dei componenti della commissione consiliare Pari opportunità.
Il servizio di assistenza alla balneazione sarà garantito dagli operatori socio-sanitari di Welfare a Levante in favore di un numero massimo di quaranta persone con disabilità motoria, previa prenotazione da effettuarsi all’indirizzo e-mail ilmareditutti2023@virgilio.it oppure inviando un messaggio al numero whatsapp 380 2617158, indicando la data di richiesta di accesso al servizio, i dati del beneficiario, i riferimenti di un documento d’identità e il riconoscimento dello status di invalido.
Il servizio di prenotazione sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 13.00, con un preavviso di 48 ore prima della giornata indicata nella richiesta, fermo restando l’accesso libero al mare di ognuno, in autonomia o aiutato da un proprio accompagnatore, tramite lo scivolo del pontile adeguato dal Comune di Bari a tale esigenza.
Oltra a una sedia job per l’ingresso in acqua degli utenti, il Gruppo Ideazione metterà a disposizione due strutture in legno, da adibire a deposito di attrezzatura utile e spogliatoio, la cui gestione sarà in capo agli operatori socio-sanitari, mentre il Comune di Bari doterà la struttura balneare di gazebo amovibili con pedane modulari consentendo l’accesso alle postazioni nelle zone d’ombra alle persone con disabilità motoria.
“Questo progetto nasce dalle difficoltà che sono emerse negli anni passati per l’accesso al mare delle persone con disabilità a Torre Quetta – ha esordito Silvia Russo Frattasi -. Con i colleghi della commissione Pari opportunità abbiamo incontrato associazioni di categoria con esperienza nella gestione di lidi e, in maniera sinergica, abbiamo preparato il protocollo che firmiamo oggi. Il modello a cui abbiamo fatto riferimento è quello in uso a Monopoli, dove l’associazione Welfare a Levante fornisce l’accompagnamento in mare non solo ai suoi associati ma anche ai fruitori occasionali. Ritenendolo valido, abbiamo proposto a Torre Quetta lo stesso modello apportando qualche modifica e ampliando la platea dei fruitori del servizio” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di Antonio Perrugini.
“Ringrazio l’amministrazione comunale e la commissione Pari opportunità per l’attenzione e l’impegno nei confronti di un settore delicato come quello della disabilità – ha dichiarato – Welfare a Levante offrirà quella che è la competenza acquisita dai suoi operatori nel tempo per l’assistenza agli utenti con disabilità che frequentano Torre Quetta. Siamo soddisfatti della sigla di quest’intesa, che dimostra come istituzioni e parti sociali insieme possano rappresentare una risorsa straordinaria per la comunità, in linea con lo spirito del nostro statuto”.
“Sono entusiasta del fatto che a partire da giugno la spiaggia pubblica di Torre Quetta possa ospitare questa iniziativa solidale – ha detto invece Cristian Calabrese -. Progetti come questo dimostrano come si possano realizzare azioni di grande valore civile e sociale laddove dietro alle istituzioni, associazioni ed enti ci sono persone in grado di trasformare le idee in fatti”.
“Come Ance siamo molto vicini alla città – ha concluso Nicola Bonerba -, e la nostra associazione è attenta alla sostenibilità non solo in termini ambientali, nell’esecuzione dei cantieri, ma anche sociali e di governance. Questa è una delle occasioni in cui le nostre imprese possono dimostrare concretamente la loro vicinanza alla vita della città donando risorse utili al territorio e ai cittadini” – ha concluso.