Continua ad aggravarsi il bilancio del maltempo in Emilia Romagna dove le vittime sono almeno tre: un uomo anziano a Forlì, probabilmente annegato al piano terra della sua casa, un settantenne nel Cesenate e una donna tedesca, trovata senza vita in spiaggia a Cesenatico. Almeno quattro sono le persone disperse. Migliaia gli evacuati nella Regione, con strutture allagate e fiumi in piena o esondati. Anche oggi allerta rossa e le scuole sono chiuse. Gravi i danni alle strutture e la viabilità sulle strade è fortemente compromessa.
La prima vittima è morta, probabilmente annegata, nel piano terra della casa di via Firenze, in aperta campagna, vicino agli argini del fiume Montone, dove abitava insieme alla moglie. La donna è stata salvata dai soccorritori e ha detto che il marito era rimasto in casa al piano inferiore, dove è stato trovato senza vita. La seconda, un uomo sui 70 anni, è morta a causa dell’esondazione del fiume Savio e dalle forti precipitazioni che si abbattono sulla regione da ieri. Risulta inoltre dispersa la moglie. In totale, almeno 4 persone risultano disperse nella provincia di Forlì-Cesena.
Nell’arco di 24 ore si sono abbattute ben 16 bombe d’acqua sulla Romagna e 4 sulle Marche ma si sono registrate anche tempeste di vento e fulmini. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) sugli effetti dell’ondata anomala del maltempo che ha gonfiato i fiumi e provocato una alluvione storica con danni incalcolabili e vittime nelle città e nelle campagne per le quali si esprime profondo cordoglio.
La situazione è drammatica nelle aree rurali dove – sottolinea la Coldiretti – più difficile è l’arrivo dei soccorsi nelle aziende isolate con migliaia di ettari coltivati finiti sott’acqua e si cerca di mettere in salvo anche gli animali. “Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine, per l’azione di assistenza alle popolazioni colpite” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell’affrontare una terribile emergenza di livello nazionale”. Adesso la priorità – conclude Prandini – è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre partire con la ricostruzione di un sistema produttivo ed economico devastato dalla calamità.