Gli italiani potrebbero dire addio al superbollo. Il Governo italiano sta valutando infatti l’eliminazione dell’imposta. L’ipotesi di una prossima abolizione è stata proposta dal viceministro dell’Economia e Finanze, Maurizio Leo, e rispunta tra gli emendamenti all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio della nuova riforma fiscale del Governo Meloni.
Il superbollo è una imposta indiretta aggiuntiva alla tassa automobilistica, che grava sui possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di cose e di persone, che abbiano una potenza superiore a 185 kW.
“Grazie all’impegno della Lega e del ministro Matteo Salvini – ha precisato il deputato della Lega Riccardo Augusto Marchetti – stiamo lavorando per raggiungere l’accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’abolizione del superbollo che non ha apportato alcun beneficio alle casse dello Stato. La maggiorazione – ha continuato Marchetti – avrebbe difatti dovuto generare entrate per oltre 160 milioni di euro, ma nello stesso anno 2012 ha determinato solo perdite in termini di minor gettito sia ai fini dell’Iva, -93 milioni di euro, sia ai fini dell’imposta di bollo sull’auto, -13 milioni di euro. A queste si aggiungono ulteriori perdite, pari a oltre 30 milioni di euro, a carico delle Regioni e delle Province, senza considerare il danno, difficilmente quantificabile, a tutto il comparto automobilistico nazionale, dalle case automobilistiche agli artigiani per gli interni alle imprese che producono la componentistica, compresi i dipendenti”.
Secondo Marchetti inoltre: “L’Italia è la terra dei motori e qui vengono realizzate automobili di grandissimo pregio che, a causa della maggiorazione sulla tassa automobilistica, hanno registrato una drastica diminuzione nelle vendite o l’immatricolazione tramite società di leasing in Paesi esteri. Il crollo del valore di questi veicoli compromette in modo considerevole il mercato dell’usato e scoraggia l’acquisto del nuovo. La Lega è sempre dalla parte delle aziende del nostro Paese e sta portando avanti questa battaglia di buonsenso – conclude Marchetti – non solo per sostenere il comparto dell’automotive, ma a vantaggio dell’intera economia nazionale”.
L’ipotesi di eliminazione della tassa è stata accolta anche con grande entusiasmo dall’Automobile Club d’Italia: “Finalmente – ha detto il presidente Angelo Sticchi Damiani – come preannunciato dal viceministro Maurizio Leo, dopo ben 11 anni, si mette mano al superbollo dell’auto, una tassa tanto iniqua quanto inutile”.
“Un grande grazie – prosegue Sticchi Damiani – va al Governo da parte degli automobilisti italiani, per aver compreso come questa supertassa rappresenti un’anomalia il cui unico effetto è quello di distorcere e deprimere il mercato automobilistico nazionale, che – ricordo – annovera, tra l’altro, i più prestigiosi costruttori automobilistici mondiali.
La sua abolizione riconsegnerà piena libertà nella produzione e nell’acquisto dell’auto, senza artificiali limitazioni”. La misura potrebbe arrivare nel quadro della riforma fiscale prevista dal ddl delega, per la cui piena attuazione il governo si è dato un orizzonte di due anni.