Fanno discutere le veglie di preghiera contro l’omobitransfobia organizzate questa sera nella parrocchia di San Sabino, a Bari, e nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce da parte di Zaccheo Puglia, associazione dei cristiani Lgbt pugliesi, in collaborazione con Agedo, Arcigay e il progetto Transizioni contro le vittime del fenomeno di discriminazione.
Mentre a Bari l’arcivescovo ha diffuso una nota per sottolineare che “l’iniziativa non è organizzata dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto”, a Lecce, “la Curia diocesana fa presente che la veglia sarà un momento di preghiera contro ogni forma di discriminazione”. “Non corrisponde invece al sentire della comunità cristiana l’uso di un linguaggio che attinga ad elementi presenti nella teoria del gender o a battaglie ideologiche”, annota la Curia salentina affermando che “il parroco di San Giovanni Battista è pienamente in linea con le presenti indicazioni, affinché il momento di preghiera sia fonte di comunione”. “Se da una parte – annota la curia di Bari – si auspica una sempre maggiore inclusività contro ogni forma di discriminazione tra le persone, dall’altra non ci si riconosce in un linguaggio mutuato dalle logiche di rivendicazione dei diritti civili, né nella teoria gender già definita da Papa Francesco ‘colonizzazione ideologica’”.
“La comunità ecclesiale – conclude sempre valorizza e sostiene il desiderio della preghiera condivisa che, anche nei suoi linguaggi e in ogni occasione, deve alimentare la comunione e non prestarsi a interpretazioni divisive”. Ne dà notizia l’Ansa.