Un tavolo cittadino dedicato all’inclusione sociale. È quanto approvato in giunta, su proposta dell’assessore al Welfare Francesca Bottalico. Si tratta, in particolare, di un tavolo cittadino per il dialogo, il confronto e l’inclusione sociale delle comunità straniere presenti sul territorio. L’iniziativa mira a favorire le relazioni e il confronto tra le esperienze delle persone migranti, la rilevazione e l’analisi delle dinamiche sociali relative alle comunità straniere attraverso l’incontro e la partecipazione alle attività promosse dall’amministrazione comunale, la promozione e realizzazione di attività di informazione, aggregazione e confronto in materia di diritti, partecipazione democratica e coesione sociale tramite proposte che promuovano relazioni di fiducia delle persone migranti verso le istituzioni, la partecipazione alla costruzione di politiche pubbliche adeguate ai bisogni legati alle condizioni di vita e di lavoro delle comunità migranti.
A giorni sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Bari un avviso di manifestazione di interesse, a cura del settore Osservatorio per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà dell’assessorato al Welfare, rivolto alle comunità straniere, in modo da consentire ai soggetti interessati di candidarsi per la partecipazione al tavolo cittadino. L’obiettivo è sviluppare collettivamente un percorso di cittadinanza attiva e di effettiva inclusione sociale delle persone migranti presenti in città. Il percorso sarà realizzato a tappe attraverso il coinvolgimento, in base ai temi da affrontare, di istituzioni, sindacati, agenzie educative e formative, reti socio-culturali del mondo del privato sociale e del volontariato laico e cattolico.
“La costituzione del tavolo per le persone migranti permetterà di favorire uno spazio di ascolto, confronto, cittadinanza attiva e programmazione tra assessorato al Welfare e comunità che arrivano nella nostra città e per ragioni diverse scelgono di viverci – commenta Francesca Bottalico -. Uno spazio di lavoro che intende valorizzare storie, promuovere culture solidali e accoglienti e il dialogo interreligioso e, soprattutto, favorire la partecipazione alla costruzione di politiche e azioni territoriali condivise, a partire dalla valorizzazione di processi sociali e culturali che la nostra città, aperta ed ecumenica, ha saputo attivare in questi anni. Partiamo certamente da una base solida costituita da attività già intraprese per l’inclusione dei migranti, penso allo Spazio comune One stop shop nella Casa delle Culture, al programma UNHCR “Community Matching”, al lavoro quotidiano con le comunità territoriali o ai programmi di sostegno all’inclusione abitativa, sociale e culturale. Servizi che dovremo valorizzare e potenziare attraverso il lavoro del tavolo che andremo a costituire” – ha concluso.