Francesca (nome di fantasia) ha un bambino di 1 anno e mezzo. Ha scelto di tenere il piccolo a casa fino ai tre anni. Età indicata per la scuola materna. Come trascorrono le giornate mamma e figlio? Naturalmente a caccia di qualcosa da fare, di spazi adatti. “Io abito in zona San Pasquale. Ogni mattina esco di casa intorno alle 8. Unico giardinetto in questa zona, è nelle vicinanze dello Showville, dove c’è solo un’altalena ma impraticabile perché l’erba è troppo alta”. In altre parole cespugli alti da affrontare prima di raggiungere la famigerata altalena. Un pò troppo impegnativo per una mamma. Figuriamoci per un bambino. Ma Francesca non demorde. Sale in auto e percorre la strada necessaria per arrivare a parco 2 giugno. “Qui ci sono giostrine, ma sono tutte per bambini più grandi”, spiega. “Per i piccoli non c’è nulla”. In compenso – come Francesca conferma – a parco 2 giugno c’è tanto spazio e quindi la mattinata trascorre tranquilla. “Oltretutto è un parco pulito. Si vedono spesso gli operatori al lavoro mentre raccolgono le carte e a pulire i cespugli”. Quindi, secondo Francesca, parco 2 giugno è promosso, almeno in termini di pulizia. Un pò meno per quanto riguarda i servizi… per i piccoli.
La situazione migliora a Pane e pomodoro: “Sono i giochi più puliti che ho visto e ci sono anche quelli adatti a bambini dell’età di mio figlio”. Per il resto… c’è poco e niente. “C’è una mia amica – racconta Francesca – che abita in centro. Piazza Umberto è impraticabile. Non ci sono spazi per i bambini. Lei spesso paga l’ingresso in una ludoteca per farlo giocare”. Va un po’ meglio a Poggiofranco dove, tra uno scivolo e un’altalena (al massimo due), in mattinata c’è qualcosa da fare. Un po’ meno il pomeriggio quando i bambini sono in fila (ordinata non proprio) per fare un giro sulle altalene che hanno a disposizione. Certo passi avanti se ne sono fatti. Anche se capita spesso di inaugurare aree giochi puntualmente vandalizzate. D’altronde mettere insieme civiltà e progettualità, resta il grande nodo di questa città.