Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Me ne frego”
Indubbiamente uno degli artisti più discussi degli ultimi anni. Un vero e proprio mix di genio e follia. Achille Lauro è ad oggi uno dei più grandi nomi del rap game italiano.
Quello che possiamo certamente affermare è che ad oggi è tra i cantanti più originali e creativi del panorama musicale italiano. Per Achille Lauro non ci sono limiti, non ci sono regole, il suo stile musicale e personale è unico, eccentrico, fuori misura.
Nato e cresciuto nella periferia romana, in una famiglia lacerata dal rapporto conflittuale dei genitori, frequenta per una grande parte della sua infanzia e adolescenza ambienti difficili, malfamati, rendendosi spesso protagonista di spacci e furti.
Achille Lauro e il suo cambiamento
Poi il cambiamento, “ Dopo i 20 anni capisci che stai buttando la tua vita nel cesso, stai diventando un uomo e se continui non puoi più cambiare strada ed è tardi per la redenzione”. Lauro sceglie di cambiare e inizia a dedicarsi alla musica.
La sua è una musica fatta di verità, di vita, di strada, tratta temi profondi come l’amore, la sofferenza, la solitudine, la liberazione personale.
Il primo album viene pubblicato nel 2014 in free download, ed esce con il nome di “Achille idol immortale ”. A rendere particolare questo disco di debutto la lettura alla fine di ogni traccia di un versetto del vangelo rivisitato. Questo si rivela essere il primo dei suoi successi, che gli consentono di aprire una sua etichetta discografica: la “No face”.
Il primo grande successo: “Rolls Royce”
Il cambio di etichetta gli consente di allontanarsi dalla old school dell’hip hop italiano e di sperimentare nuovi generi. E’ l’inizio dell’ondata denominata “Samba Trap”, che porta ad un altro grande successo discografico nel 2018 con “Pour l’amour”. Ora la sua musica è trap, house, canzone napoletana, sudamericana. Tra polemiche ma anche innumerevoli approvazioni da parte del pubblico, la sua prima apparizione a Sanremo con il brano “Rolls Royce”.
Achille si rivela essere il personaggio più chiacchierato e discusso di tutto il Festival; la sua è una canzone irriverente che porta un’ondata di freschezza sul palco dell’Ariston. “Rolls Royce” è un brano probabilmente scanzonato ma energico, semplice, da cantare a squarciagola. Il testo parla dei classici stereotipi e clichè della subcultura di massa, puntando al suo apice: i soldi per una bella macchina, la più costosa di tutte, la Rolls Royce, simbolo di molte rockstar e della loro vita maledetta.
Un modo di comunicare folle e geniale
Con “Me ne frego” Achille partecipa al secondo Festival di Sanremo. Anche questa volta i suoi Look sono eccentrici e le sue esibizioni particolarmente scenografiche ma anche questa volta l’artista non vince il festival e nè si classifica nelle prime posizioni.
Risulta essere però il vincitore morale: lo vediamo scendere le scale dell’Ariston vestito da San Francesco, Ziggy Stardust alias David Bowie, la Divina Marchesa Luisa Casati Stampa ed Elisabetta I Tudor, tutte vere e proprie icone, rappresentanti di un modo di vivere e di guardare alla vita libero nel sentire e nel fare, al di là di qualsiasi forma di giudizio o censura.
Il suo è un modo di comunicare folle e geniale, probabilmente non facilmente comprensibile a tutti ma che senza troppi sotterfugi, fa capire la volontà di libertà di espressione, di lotta contro i pregiudizi.
Ad Achille Lauro non importa essere bello, tanto meno mascolino, “La bellezza è la ricerca estetica dell’originalità, ma io inseguo il difetto. Io vivo del difetto.”
E così dopo esser stato protagonista di due edizioni di Sanremo, dopo aver partecipato all’Eurovision Song Contest, e dopo aver partecipato ad esperimenti nel Metaverso, il giovane artista romano non smette di stupirci e lo fa con il suo ultimo brano “Che sarà”.
Nel brano Achille si interroga sul futuro, su ciò che sarà e parla di quella normale e comune paura per l’ignoto. Un ritmo coinvolgente, intimo e profondo.. tipicamente Lauro.
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