Si è rinnovato anche quest’anno il miracolo del prelievo della Sacra Manna. In tanti hanno partecipato alla cerimonia in una Basilica gremita di fedeli, tra cui cittadini, ma anche turisti, che hanno popolato la città in queste giornate dedicate al santo patrono di Bari, San Nicola e oggi si apprestano a concludere le celebrazioni. Un momento tanto atteso, quello del prelievo della Sacra Manna, al quale, i devoti di San Nicola hanno partecipato, come sempre, con grande emozione e devozione, rivolgendo le proprie preghiere al presente, ma anche al futuro.
“Ci ritroviamo insieme come Città a rivivere il giorno festoso della traslazione del corpo di San Nicola, evento glorioso che segnò per sempre la storia della nostra terra. Come ogni anno registriamo l’affetto commosso di tanti pellegrini che da più parti giungono a Bari per rendere omaggio al Santo – ha detto nella solenne celebrazione Eucaristica, monsignor Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto – la meravigliosa festa che stiamo vivendo è illuminata dalla Parola del Signore che sempre orienta il cammino di tutti noi donando vigore al cuore di ciascuno” – ha evidenziato.
“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo – prosegue Satriano citando le parole di Gesù – siamo nel capitolo 6 di San Giovanni e Gesù sta cercando di condurre i suoi uditori a comprendere che è lui il pane che non perisce, a differenza della manna che i padri del popolo d’Israele avevano consumato durante l’esodo dall’Egitto alla terra promessa. Quanto San Nicola – ha vissuto e operato non deve mai esser interpretato come il prestigio di un uomo rivestito di poteri sovraumani, ma deve portarci a considerare il vero nucleo generativo della sua vita straordinaria: Cristo Gesù. In tale linea, quasi a perpetuare nel tempo la sua prossimità al popolo di Dio, il suo corpo continua a generare il segno della manna. Se da un lato la manna ci rassicura della sua vicinanza amorevole, dall’altro è forte monito a guardare al Santo come modello di vita che, con purezza e trasparenza interiore, ci invita a camminare con ritrovato vigore incontro a Cristo. La sua misericordia verso i più deboli e bisognosi non tradì mai il suo radicamento evangelico nei confronti dei potenti e dei prepotenti del tempo, attestando fermezza nel tratto. Nel rivivere il giorno festoso della traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari, non possiamo non pregare per la comunione tra Oriente e Occidente, ma anche per le divisioni che ancora accecano la vita di questa umanità ferita e peccatrice. Sentiamo forte e struggente il richiamo di una vita che sia segnata dalla pace e dalla riconciliazione” – ha evidenziato.
“Mentre attendiamo il miracolo della manna – ha proseguito – imploriamo il miracolo della pace. Evitiamo che la ritualità e il folklore della festa ci facciano perdere di vista la sostanza di una vita che necessita di un impegno personale. Reciprocità e fraternità sono i fondamenti che San Nicola ci addita per fare grande la nostra Città. Molte sono le sfide che ci attendono per rendere Bari un faro sempre più luminoso in questa regione e nell’Italia intera. L’operosità della nostra Chiesa e l’impegno di tanti cittadini non venga mai meno affinché la nostra storia sia un’avventura fatta di inclusività, accoglienza e integrazione. Sono onorato di essere il vostro Vescovo. A voi lego la mia vita, il mio cuore, desiderando camminare insieme per realizzare orizzonti ricchi di speranza e di bene per tutti. Per intercessione di San Nicola, il Signore benedica la nostra Città, le nostre famiglie; accarezzi col suo sguardo i più bisognosi e a tutti doni pace” – ha concluso.