Nessuna valutazione di impatto ambientale per il parco della Giustizia di Bari, progetto da oltre 500 milioni che porterà a realizzare quattro edifici destinati ad uffici giudiziari e un parco da 10 ettari nell’area delle ex casermette Capozzi e Milano. Lo ha deciso la commissione comunale (secondo quanto previsto dalla normativa vigente) imponendo però 13 prescrizioni, con particolare attenzione al problema traffico e parcheggi.
Fondamentale per il Comune risulta “mitigare i potenziali impatti ambientali sulla qualità dell’aria (in termini di emissioni atmosferiche e acustiche) – si legge nella determina – ed è per questo che dovranno essere verificate, nelle successive fasi di progettazione, tutte le possibilità per reperire all’interno dell’area, nel rispetto delle superfici già previste, un numero di posti auto che soddisfi il fabbisogno previsto (sia nell’autorimessa interrata che nelle aree esterne)”. Le stime in ogni caso dovranno essere aggiornate non solo in base al nuovo quadro esigenziale, ma anche in base alla previsione di introdurre soluzioni di digitalizzazione e telematizzazione dei servizi giudiziari e forme di telelavoro, nonché allo stato di avanzamento degli interventi programmati dall’amministrazione comunale per favorire la mobilità sostenibile e l’intermodalità (l’attivazione del Bus rapid transit, ad esempio).
Sulla base del Quadro esigenziale elaborato da Invitalia per lo Studio di Fattibilità, è stato stimato un afflusso di circa 5.300 persone/giorno, costituito da una componente sistematica (personale da organico e altro personale oltre pianta organica pari a 1.751 unità) e da una componente non sistematica (pubblico e personale esterno pari a 3.550 persone). Dal calcolo presentato, che tiene conto della diversa distribuzione degli accessi durante la giornata (prevalentemente in orario mattutino), dello split modale (percentuale di utilizzo dei mezzi pubblici e dei mezzi privati) e del coefficiente di riempimento dei veicoli, è stato stimato un fabbisogno di parcheggi pari a 610 posti auto/ora. Una seconda stima presentata, che esclude il personale da organico e che prevede uno stazionamento di tre ore, porterebbe ad un fabbisogno di parcheggi pubblici pari a 823 posti auto.
A fronte delle due stime effettuate, nella documentazione integrativa è riportato il numero di posti auto previsti dal progetto: 272 stalli in autorimessa interrata destinati a magistrati e organico giuridico dirigenziale 270 stalli a raso esterni collocati lungo la viabilità perimetrale, 375 stalli a raso esterni collocati nell’area di sosta ad est del parco. Per un totale di 917 parcheggi totali. La superficie dei parcheggi interrati sarà di 16 mila e 558 metri quadri, quella a raso esterni di 12.714 metri quadri nella viabilità perimetrale e 10.478 metri quadri a raso esterni in zona parco.
Altra prescrizione riguarda i criteri minimi ambientali: “Dovrà essere monitorata l’applicazione dei requisiti ambientali – prosegue la determina – sia nelle successive fasi di progettazione (definitivo ed esecutivo) che in fase di realizzazione (cantierizzazione), attraverso periodici report da trasmettere all’amministrazione comunale”. Ed ancora dovranno essere garantiti monitoraggi sulle acque di falda e dovranno essere individuate misure per mitigare la proliferazione delle zanzare.
In merito alle alberature presenti nell’area che verranno in parte abbattute, dovrà essere verificata, integrando la relazione agronomica prodotta nell’ambito del concorso di progettazione, la presenza di eventuali alberi con caratteristiche di monumentalità.