La questione passaporti ha già fatto saltare migliaia di viaggi e causato mancati incassi. “Le necessità turistiche – così come indicato dal ministero dell’Interno e sul sito della polizia di Stato già dal 2 marzo scorso – se opportunamente documentate sono da considerarsi motivo di urgenza per ottenere il rinnovo o il rilascio del passaporto. Quindi chi ha prenotato un viaggio in un’agenzia ed è in possesso di un contratto regolarmente sottoscritto è provvisto di documento sufficiente per accedere a questa formula di urgenza, rivolgendosi direttamente alla propria questura”. Lo dice Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti.
E aggiunge: “Purtroppo, continuiamo a ricevere segnalazioni che alcune questure in Italia non considerano il turismo – anche se correttamente documentato attraverso l’acquisto di un pacchetto turistico – un motivo di causa d’urgenza. Chiediamo al ministero dell’Interno e alla polizia di Stato di vigilare affinché la clausola turismo sia rispettata da tutte le questure, per garantire i diritti dei cittadini ed evitare ulteriori danni al comparto del turismo organizzato: i ritardi nel rilascio e nel rinnovo dei passaporti – conclude – hanno già fatto saltare o posticipare circa migliaia di viaggi, con conseguenti mancati incassi per le agenzie”.