Da slogan nato per raccontare le bellezze della città a slogan per evidenziarne le criticità. Si scatena l’ironia sui social in merito a “Sii felice sei a Bari” che, da un po’ di tempo a questa parte, viene utilizzato non più solo per raccontare il bello della città, ma anche per raccontare quelle che sono le problematiche del capoluogo pugliese.
Dalle strade sporche, agli atti di inciviltà, sino ad arrivare alle spaccate delle vetrine dei negozi, ma anche alla situazione delle piste ciclabili. Sono diverse le motivazioni per cui lo slogan, nato un anno fa, dall’idea di due amici 40enni Andrea Sibillano e Luca Lombardo uniti da un grande amore per Bari, viene utilizzato con accezione negativa e, più nello specifico, in chiave del tutto ironica. Moltissime le pubblicazioni dello slogan in chiave ironica pubblicate direttamente sulla pagina del sindaco, che ha più volte enfatizzato questo progetto con orgoglio, in quanto rende onore alla città che il sindaco ha sottolineato più volte, proprio con questo slogan, di amare.
Obiettivo dei cittadini però, è quello di evidenziare le problematiche della città che, assieme alle tantissime cose belle, più volte messe mostra proprio tramite questo slogan, nasconde ancora tante insidie che, non vanno giù a chi la vive quotidianamente. “Meno male che ci sono le piste ciclabili che sono belle, sicure e usate con giudizio” scrive un cittadino sui social utilizzando poi l’hashtag “Sii felice sei a Bari” e allegando al post una foto che vede un monopattino abbandonato lungo una pista ciclabile che, nel fermo immagine, intralcia due ciclisti che la stanno percorrendo. “Questa mattina punta Perotti era così” scrive un altro associando allo slogan “Sii felice sei a Bari” le immagini della spiaggia piena di rifiuti. Sulla pagina del sindaco invece, sono tantissime le segnalazioni relative ai rifiuti, ma anche a chi urina e defeca in città.
“Antonio Decaro, come diciamo noi ai turisti? Sii felice sei a Bari? – scrive una cittadina – fai aggiungere sullo striscione la città degli zozzoni e delle discariche a cielo aperto” – esortando il primo cittadino a intervenire. E’ del sei marzo scorso invece la denuncia di un altro cittadino che sui social, sempre ironizzando con lo slogan in questione, ha evidenziato la problematica delle scritte e delle affissioni abusive. Ma non è finita qui, mentre un cittadino evidenzia la questione dei furti delle auto nel Barese, un altro, in particolare un commerciante, utilizzando lo slogan ironizza sul fenomeno dei furti con spaccata nei negozi, problematica che preoccupa la cittadinanza. Alcune denunce arrivano infine anche da corso Italia e riguardano in particolare il degrado della strada in particolare in merito alla presenza di siringhe nella zona. Lo slogan, nato per raccontare tutto quello che di bello c’è nella città, è anche utilizzato moltissimo nei commenti sui social: quando accade qualcosa di negativo, in molti, ironizzano rispondendo “sii felice sei a Bari”.
Ai messaggi di denuncia però fanno da contraltare moltissimi altri post che vogliono invece mettere in mostra la bellezza della città che, nonostante le moltissime criticità con le quali cittadini e istituzioni devono misurarsi ogni giorno, nasconde scorci e dettagli particolari che vale la pena evidenziare non lasciandoli soccombere nella mole di problematiche che, inevitabilmente, una grande città come il capoluogo pugliese, deve affrontare.