Continua la lotta tra il reparto della polizia penitenziaria di Trani e la delinquenza interna e esterna al carcere che, cerca in tutti i modi di introdurre all’interno del penitenziario droga, telefonini ed altro materiale proibito.
Così nell’ultima settimana il poliziotti del settore colloqui hanno rinvenuto cellulari e droga celati nelle parti intime dei familiari dei detenuti; altri telefonini erano nascosti negli sgabelli in legno. Ancora sequestri di smartphone, micro telefoni, hashish e marijuana nel perimetro del muro di cinta, lanciati dall’esterno. La denuncia è del sindacato Sappe.
“Per i lavoratori della polizia penitenziaria di Trani e della regione (sempre dimenticati) – denuncia il sindacato – non esiste 1° maggio, 25 aprile od altro poiché sono non ci si può permettere la minima distrazione in quanto i detenuti avendo capito le gravi difficoltà operative in cui si trova il carcere a causa della grave carenza organica, cercano d sfruttare questa situazione a loro vantaggio”.
“Proprio per sopperire a ciò, l’intero reparto a partire dal suo comandante (a cui hanno bruciato l’auto davanti casa) non lesina impegno, professionalità e sudore per contrastare e arginare questa situazione”, conclude il sindacato.