“La violenza contro i medici è un’emergenza nazionale”, contro la quale sono necessari provvedimenti: lo ha detto il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, nella trasmissione Unomattina della Rai, riferendosi alla morte della psichiatra Barbara Capovani, avvenuta in seguito all’aggressione subita davanti all’ospedale Santa Chiara di Pisa. Un uomo di 35 anni, Gianluca Paul Seung, italiano, è in stato di fermo.
Un’emergenza, ha proseguito, che “chiediamo al Governo di risolvere, così come è stato bravo e veloce a risolvere altre emergenze. Nella polizia si individui un settore specifico dedicato a proteggere gli operatori sanitari”. Anelli ha quindi rilevato che “il 55% dei colleghi riferisce di aver subito violenza e il 48% pensa sia normale. Il ministro avvii soluzioni, ivi compreso l’aumento di personale e la presenza di mediatori culturali nei pronto soccorso, perché a volte il dolore obnubila la mente”.
Per il presidente della federazione degli Ordini dei medici “la violenza è sempre una sconfitta, non solo per chi la subisce ma per l’intera società”, ha osservato Anelli, ricordando l’omicidio della psichiatra Paola Labriola avvenuto a Bari dieci anni fa. “Dalla morte di Paola è nato un movimento che ha portato a una serie di risultati. Ma esistono problemi che non sono stati risolti . ha proseguito Anelli – e oggi siamo qui a piangere un’altra collega”.
Il presidente della Fnomceo ha quindi rilevato che “abbiamo una legge che oggi, grazie agli ultimi interventi di questo Governo, porta alla procedibilità d’ufficio anche se la violenza è lieve. Ma persistono problemi di carattere culturale e organizzativo. Non abbiamo il tempo per parlare con i malati. La legge del 2017 che indica la comunicazione come tempo di cura non è realizzabile, per la carenza di personale, per il numero esiguo delle figure professionali. C’è la necessità di fare una riforma”. (foto facebook)