Entro il 2050, secondo ultime stime confermate dall’Oms, la resistenza agli antibiotici potrebbe diventare anche più letale del cancro, con oltre 10 milioni di vittime l’anno. Ma già i numeri attuali segnalano una vera e proprie emergenza: nel 2019, infatti, sono stati circa 1,27 milioni i decessi nel mondo causati direttamente dall’antibiotico resistenza, di cui circa 11mila solo in Italia. Proprio per monitorare il fenomeno e dare impulso a politiche attive di contrasto e attività di comunicazione, nasce l’Osservatorio nazionale sull’antimicrobico resistenza (ONsAR), presieduto da Walter Ricciardi e presentato oggi.
L’Osservatorio, con un portale dedicato, sarà collegato con l’Osservatorio nazionale sulla salute delle Regioni italiane dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e si articolerà in un Centro studi, un comitato tecnico scientifico e 21 Centri di riferimento regionali. L’Osservatorio, ha spiegato Ricciardi, redigerà un report annuale aggiornato e dettagliato per Regioni sull’andamento epidemiologico dell’antibioticoresistenza (Amr). Il report sarà redatto sulla base dei dati raccolti del Centro studi ed elaborati in collaborazione con l’Istat. “Le malattie infettive – ha avvertito Ricciardi – stanno tornando a livello mondiale, affiancandosi alle patologie croniche, e bisogna affrontarle. L’antibioticoresistenza rappresenta però una minaccia gravissima perché già oggi fa sì che per molte di queste malattie non ci siano più armi terapeutiche utilizzabili. Dunque, è cruciale agire subito, dando attuazione a iniziative concrete”. Un dato su tutti: “Oggi ogni 24 ore muoiono circa 200 persone che, avendo altre patologie, sono colpite anche da una sepsi-infezione ospedaliera che risulta resistente agli antibiotici. E’ come se un aereo cadesse ogni giorno. E’ insomma – conclude Ricciardi – tempo di agire”. Ne dà notizia l’Ansa.