Il consiglio regionale della Fimmg riunitosi lunedì ha deciso di avviare le procedure per la proclamazione dello sciopero della medicina generale. A distanza di due settimane dalla manifestazione di Bari, che ha portato in piazza oltre mille medici, la situazione della medicina di famiglia e del territorio continua a peggiorare di giorno in giorno, mentre perdura il silenzio e l’inerzia della Regione. Dati i vincoli di legge e la presenza di appuntamenti elettorali, lo sciopero sarà calendarizzato a giugno. La Fimmg esprime inoltre sorpresa e netta contrarietà rispetto alla notizia appresa a mezzo stampa dei tagli previsti alla spesa farmaceutica convenzionata, su cui le rappresentanze della medicina generale non sono state interpellate. Nel 2022 lo sforamento della spesa sanitaria pugliese ammonta a 450 milioni di euro, su cui la spesa farmaceutica della medicina convenzionata incide solo per 7,3 milioni di euro. Praticamente, una goccia nel mare. Sulla definizione dei nuovi tetti di spesa da parte della Regione pesa inoltre un dubbio di legittimità, dato che i tetti sono definiti a livello nazionale nella misura del 7% del fondo sanitario regionale. “Di fatto la Regione, riducendo il budget per il rimborso dei medicinali, fa pagare ai cittadini i farmaci, per nascondere le responsabilità di chi gestisce la Sanità in Puglia e non è capace di tenere sotto controllo la spesa” – commenta Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia.
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