All’interno dei laboratori una delle parole d’ordine più importanti è senza alcun dubbio “sicurezza”.
Quando si effettuano esperimenti ed analisi c’è il rischio di essere sottoposti a sostanze potenzialmente pericolose, come agenti patogeni oppure vapori tossici. Per proteggere l’operatore da rischi di questo tipo si ricorre all’utilizzo della cappe da aspirazione, componenti fondamentali della strumentazione da laboratorio.
Ovviamente si tratta di apparecchi di protezione che devono garantire i più alti livelli di efficienza, sicurezza e affidabilità, tutti fattori necessari per garantire il corretto svolgimento delle attività all’interno del laboratorio.
Dove trovare la migliore strumentazione da laboratorio
Naturalmente, per svolgere al meglio l’attività di laboratorio è necessario disporre di strumentazione di qualità, rivolgendosi ad aziende di riferimento del settore medicale, che li possano seguire durante l’intero processo che va dalla scelta del modello fino al posizionamento ed all’avviamento del dispositivo.
Ne costituisce un esempio AHSI, realtà specializzata che si contraddistingue per un servizio a 360 gradi. I tecnici della ditta di Bernareggio, infatti, sono in grado di suggerire le soluzioni più adatte per ogni tipo di necessità ed a fornire un supporto specifico continuo durante l’intera fase di scelta, acquisto ed installazione.
Per quanto riguarda la strumentazione da laboratorio, AHSI propone un ampio catalogo di prodotti. Si va dagli analizzatori del metabolismo cellulare per arrivare alle stufe da laboratorio, passando per gli strumenti analitici e quelli per la centrifugazione, i sistemi di disinfezione dell’aria e di bio decontaminazione, gli incubatori, le autoclavi, le camere climatiche fitologiche e termostatiche e, ovviamente, le cappe aspiranti.
Le cappe aspiranti da laboratorio proposte da AHSI
Ogni cappa aspirante da laboratorio proposta da AHSI può essere visionata direttamente online, sul sito web ufficiale dell’azienda.
Nel dettaglio, i modelli sono suddivisi in tre sottocategorie. Per quanto riguarda le cappe a flusso laminare verticale, in catalogo sono presenti i modelli MSC Advantage, Maxisafe 2030I e Hersafe 2030I: si distinguono tra loro sia per le dimensioni che per la classe di protezione.
Un’altra sottocategoria è quella delle cappe a flusso laminare orizzontale, come la Heraguard Eco, la soluzione più adatta per i laboratori in cui vengono eseguite lavorazioni a rischio di contaminazione contenuto.
Infine, ci sono gli isolatori come il Qube Bioquell, dotato di sistema di bio-decontaminazione a vapori di perossido di idrogeno H2O2 e che può essere configurato in base alle specifiche esigenze del laboratorio.
Tipologie e funzioni delle cappe aspiranti
Solitamente le cappe aspiranti da laboratorio vengono suddivise in due tipologie. La prima è quella rappresentata dalle cappe per laboratori chimici: la loro funzione principale è quella di proteggere gli operatori dai vapori che possono essere originati da una reazione chimica.
Chi lavora in strutture di questo tipo ha spesso a che fare con sostanze che, sottoposte a determinate lavorazioni, possono produrre vapori potenzialmente pericolosi: le cappe riescono ad aspirarli e a trasportarli verso una zona sicura all’esterno.
La seconda tipologia è quella delle cappe aspiranti per uso biologico a flusso laminare. Il loro scopo è quello di difendere l’operatore e l’intero ambiente del laboratorio dagli agenti biologici e dai microrganismi patogeni in modo particolare.
La cappa al suo interno è dotata di particolari filtri che riescono a sterilizzare l’aria. I filtri sono realizzati in micro fibra di vetro e rientrano nella categoria dei filtri HEPA, ovvero High-Efficiency Particulate Air.