Due repliche straordinarie per Il sogno di Asterione, spettacolo della Compagnia Sala Prove in scena all’Istituto penitenziario minorile ‘N. Fornelli’. Dopo il grande successo registrato per le date dal 19 al 21 aprile, con il tutto esaurito delle prenotazioni, lo spettacolo sarà visibile al pubblico anche mercoledì 26 e giovedì 27 aprile, sempre alle 20.30. Un appuntamento che celebra i 25 anni di attività del progetto ‘Sala Prove’, laboratorio teatrale con i giovani detenuti curato da Lello Tedeschi per Teatri di Bari: la compagnia – composta anche da giovani detenuti attori -porta così negli spazi del carcere minorile barese in via Giulio Petroni, 90 la storia di Asterione (Signore delle stelle), uno dei nomi con cui era conosciuto il Minotauro, rinchiuso dalla nascita in un labirinto a Creta dal re Minosse. Il testo si ispira a un racconto di Borges (La casa di Asterione), in cui è lo stesso Asterione della propria condizione di prigioniero. Un racconto che è tra i miti fondativi del progetto teatrale Sala Prove, insieme a quelli di Pinocchio e Amleto, perché mostra le principali ragioni per cui fare teatro in un carcere minorile. “Un racconto che è tra i miti fondativi del nostro teatro in Sala Prove, con Pinocchio e Amleto, capace com’è di raccontare poeticamente le ragioni del nostro fare teatro in un carcere minorile – spiega Tedeschi – Racconta un’attesa, l’attesa di Asterione per la propria liberazione attraverso la morte per mano di qualcuno (l’eroe Teseo) che prima o poi sa che arriverà, in quel labirinto. Che è una prigione. Ma anche casa, la sua casa, dove aspettando vive e immagina (sogna?), che qualcuno venga a fargli visita. E (immaginiamo noi) se questo qualcuno fosse il suo liberatore Teseo? Cosa potrebbe accadere?”. Obbligatoria la prenotazione anche per le due repliche straordinarie, inviando copia del documento d’identità all’indirizzo botteghino@teatrokismet.it, entro e non oltre mercoledì 19 aprile.
Lo spettacolo conclude il progetto nazionale ‘Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza’ – ideato e capitanato da Carte Blanche/Compagnia della Fortezza e promosso da Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio SpA – che per la sua V edizione ha visto anche Sala Prove nella rete finalizzata a promuovere e rafforzare progetti attivi o di possibile prossima attivazione all’interno degli istituti penitenziari che mirino alla formazione, al recupero, alla rieducazione e alla risocializzazione del detenuto tramite il teatro nonché le arti e i mestieri propri dell’attività teatrale. Nell’ambito di Per Aspera ad Astra è stato così attivato all’interno dell’Ipm un corso di formazione professionale, diretto dallo stesso Tedeschi, che ha visto come docenti Damiano Nirchio, Vittorio Palumbo, Vincenzo Ardito per Sinapsi Produzioni Partecipate e Michele Lucarelli. Il sogno di Asterione riflette proprio sulla condizione del protagonista, in rapporto a quel luogo, il labirinto, che è casa e prigione allo stesso tempo: “Con questo lavoro stiamo forse a riflettere quanto potremmo essere noi, Asterione, E abitarci tutti, in quella casa prigione labirinto, umani e bestiali a un tempo. Solo che forse, per dirla con Borges, non ne abbiamo più memoria”.