Secondo l’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, il calendario favorevole dei ponti festivi si combina ottimamente con la mutata percezione del viaggio – intervenuta post pandemia – come reale bisogno primario dei consumatori.
Nonostante il rincaro dei prezzi legato all’inflazione, sono numerosissime le prenotazioni effettuate tramite il canale del turismo organizzato, con numeri che si avvicinano al 2019. Mar Rosso prima meta balneare, poi crociere sul Nilo, Giordania e Capo Verde; sul lungo raggio svettano Oceano Indiano, Giappone e Stati Uniti mentre in Europa è buona la richiesta per city break, tour in Islanda e Norvegia e – nel belpaese – per il sud Italia. Ritorna la prenotazione anticipata.
Dal rilevamento dell’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi – l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano – i ponti primaverili riconfermano che la fruizione di prodotti turistici ha acquisito per i consumatori un valore preponderante rispetto ad altri beni. La fascia medio-alta della popolazione tende a risparmiare su altre tipologie di consumi, fa alcune rinunce, ma non si priva dei viaggi che, ormai, si sono trasformati in un bisogno psico-fisico incomprimibile.
A livello quantitativo i dati degli associati Astoi evidenziano risultati molto positivi: aprile 2023 rappresenta ad oggi uno dei mesi con migliori performance di vendite, non solo rispetto allo scorso anno, ma anche rispetto agli anni pre-pandemia. Il 2019 era stato infatti un anno particolarmente favorevole al turismo grazie al calendario (il cosiddetto Ferraprile) e, rispetto a quei volumi, l’osservatorio rileva dati molto incoraggianti che, di fatto, si avvicinano a quelli di aprile 2019.
Il confronto con lo scorso anno, appena chiuso il capitolo pandemia, non può essere omogeneo e coerente in quanto il numero di destinazioni, voli, hotel dell’offerta era sensibilmente inferiore rispetto a quest’anno.
Non ha frenato l’inevitabile rincaro dei pacchetti turistici, che si attesta – con medie variabili in funzione delle destinazioni – dal 10% al 20%. I tour operator hanno contrattato e tentato di contenere gli aumenti causati dall’inflazione ma, naturalmente, non è stato possibile impedirne l’impatto sui prezzi di vendita.
Moltissimi i consumatori previdenti che, non appena preso atto della generosità di ponti e combinazioni favorevoli che caratterizzano il calendario 2023, si sono indirizzati verso le formule di advance booking, che premiano i clienti che prenotano prima. Infatti, i consumatori hanno iniziato a bloccare i ponti primaverili già nell’ultimo bimestre del 2022, lasciando meno spazi per chi è incline al last minute.
A livello di destinazioni, molte sono nette riconferme, a partire dall’Egitto. Nei Ponti di Pasqua, 25 Aprile e 1° Maggio hanno trionfato le crociere sul Nilo e i soggiorni balneari nel Mar Rosso, così come le Canarie e Capo Verde per il mare e la Giordania per i tour.
Sul lungo raggio, l’Oceano Indiano è leader: Zanzibar, Maldive, Seychelles, Mauritius. Buoni risultati anche per Giappone e Stati Uniti.
Il Nord Europa – in particolare Islanda e Norvegia – ha ricevuto ampi gradimenti e, come per l’inverno, si riconferma un ritorno alla prenotazione dei city break nelle principali capitali europee. Anche questi prodotti, tipicamente idonei al “fai da te”, vengono prenotati attraverso la filiera del Turismo Organizzato, che è la sola in grado di offrire tutele, garanzie e assistenza.
Le persone che si affidano ai tour operator richiedono sempre più servizi ancillari rispetto al pacchetto volo+hotel. Nel sud Italia, molto richiesto per il clima già favorevole, vengono scelte esperienze in grado di far apprezzare i territori: enogastronomia, turismo sportivo, local coach.
Tutte le tipologie di viaggi e vacanze hanno riscosso l’interesse da parte dei consumatori; il comune denominatore è la grande voglia di vivere la natura e di apprezzare le tipicità dei luoghi.
Commenta Pier Ezhaya, Presidente Astoi Confindustria Viaggi: “I dati rilevati per Pasqua e Ponti
confermano l’importante ripresa del settore dei viaggi organizzati, già ratificata quest’inverno. Anche per la primavera riscontriamo una forte crescita rispetto al 2022 e ci avviciniamo ai volumi del pre-pandemia con una tendenza che ci spinge ad essere ottimisti anche per l’estate. Si torna sempre più a programmare ed anticipare le prenotazioni per assicurarsi le quotazioni più favorevoli e la disponibilità delle migliori soluzioni di viaggio. Durante i ponti non viaggiano solo le coppie ma anche le famiglie, target intrinsecamente legato al Turismo Organizzato per le tutele e l’assistenza che vengono garantite.
In termini di comportamenti d’acquisto l’esplorazione dei territori è più ricercata rispetto al passato; in particolare, sempre più viaggiatori ricercano esperienze legate alla natura e alle comunità locali. Anche coloro che scelgono la formula del villaggio “all inclusive” prenotano in loco molte escursioni, per completare l’esperienza di viaggio e tornare arricchiti dalla vacanza”.