Una donna che ha un’urgente necessità di analisi oncologiche (la prescrizione medica limita a 10 giorni massimi il termine per eseguirli), ha inviato un messaggio ad un numero per la prenotazione dell’istituto Oncologico, richiedendo disponibilità e tempi di attesa per poter accedere ad una struttura pubblica si vede rispondere così: NESSUNA (a caratteri maiuscoli). La denuncia è dell’Usb Bari. “Risposta che peraltro ci risulta essere illegittima, oltre che disumana ed illogica – si legge in una nota – Le alternative quindi per questa persona, come per tantissime altre, sarebbero due, tristemente note: non curarsi, o rivolgersi alla sanità privata, tirando fuori soldi di tasca propria, sempre che ne abbia la possibilità. A Bari ed in Puglia, insomma, si continua a calpestare il diritto alla salute e all’accesso alla sanità pubblica, frutto, tra le altre cose, di decenni di politiche di tagli verticali su strutture e personale. Riteniamo tutto ciò inammissibile e richiamiamo la Regione Puglia a svolgere con serietà i propri rispettivi ruoli, garantendo a tutti e tutte un servizio sanitario pubblico di qualità”. “La ragazza ha chiamato tutte le Asl sia in Puglia che in Basilicata e non ha trovato disponibilità – spiegano ancora dall’Usb – noi come sindacato abbiamo mandato una pec al presidente della Regione e alla direzione della Asl e alla fine siamo riusciti a risolvere. Ma non è stato facile”. Dalla Asl di Bari fanno sapere che si era già interessata al caso, individuando una data entro i tempi previsti dalla prescrizione medica.