Il pieno di benzina costa il 6% in più rispetto alla scorsa Pasqua. Questo fattore rappresenta un aggravio di spesa sugli spostamenti per le feste.
In concomitanza con le partenze degli italiani per le vacanze di Pasqua tornano infatti a salire i prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina che in modalità servito supera nuovamente la soglia psicologica dei 2 euro al litro. Lo afferma il Codacons, commentando i nuovi rialzi dei listini che rischiano di determinare una stangata per chi si sposterà in auto durante feste e ponti.
In base alle ultime rilevazioni riferite ai prezzi comunicati dai gestori, spiega il Codacons, la benzina in modalità self costa mediamente 1,864 euro al litro, mentre al servito torna a superare la soglia dei 2 euro al litro (2,003 euro il prezzo medio) – analizza il Codacons – Il gasolio costa invece 1,770 euro/litro in modalità self, 1,915 euro/litro al servito. Rispetto alla Pasqua del 2022, quando il prezzo medio della benzina (self) era di 1.757 euro al litro, si registra un aumento dei listini del 6%, equivalente a +5,35 euro a pieno, mentre i prezzi del gasolio appaiono sostanzialmente in linea con quelli praticati lo scorso anno (1,750 euro/litro).
Se si considerano gli spostamenti degli italiani in auto lungo la penisola durante la Pasqua e in occasione del ponte del 25 aprile, e i maggiori rifornimenti di carburante che dovranno affrontare le famiglie, i rialzi dei listini della benzina rischiano di determinare una stangata pari a complessivi +120 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta per le festività pasquali del 2022 – conclude il Codacons.