Questo è l’anno delle “Venteluse”, le statue di San Gregorio. A raccontare in cosa consiste la processione dei Misteri è Michele Fanelli, rappresentante del circolo Acli Dalfino, profondo conoscitore delle tradizioni baresi.
Nel 1850 infatti erano due le Confraternite che si occupavano della processione dei Misteri a Bari: La Vallisa e San Gregorio. In quegli anni uscivano entrambe ma i due gruppi non facevano che “punzecchiarsi”. “Al punto tale che nel 1850 l’allora vescovo – racconta Fanelli – decise che non si poteva più continuare così. Le processioni sarebbero quindi uscite ad anni alterni: la Vallisa negli anni pari e San Gregorio nei dispari”.
All’inizio, nonostante gli anni alternati, le confraternite continuavano a punzecchiarsi: quelli di San Gregorio auguravano la pioggia alla Vallisa tanto che le statue della Vallisa vengono chiamate ” Le chiangiammin”, mentre la Vallisa augurava di trovare vento forte a San Gregorio e da qui il nome “Venteluse”. “E manco a farlo apposta domani (oggi 7 aprile) pare ci sarà vento”, racconta ancora Fanelli.
“È un appuntamento molto atteso questo della processione dei Misteri – conclude Fanelli – tutta la città si riversa in centro, come è successo venerdì scorso per l’Addolorata; è uno spettacolo”. La prima parte della processione uscirà di mattina, dalle 9 e 30 dalla Basilica e percorrerà le vie del centro storico per rientrare in Cattedrale. Nel pomeriggio dalle 15 e 30 uscirà dalla Cattedrale per proseguire fino a sera per le strade del Libertà e del centro. A questo link tutti i divieti di transito e di sosta in occasione della processione di oggi.