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Bari, ok al Parco della Giustizia: tensione in aula

Decaro si infuria: "Per 30 anni bloccati per un interesse di un privato, ora basta"

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 3 Aprile 2023 - 18:26
decaro parco giustizia

Via libera al Parco della Giustizia da parte del Consiglio comunale che sorgerà nell’area delle ex casermette Capozzi e Milano. Oggi i consiglieri hanno dato l’ok all’unanimità al parere positivo che il sindaco Antonio Decaro presenterà in conferenza di servizi. Il Consiglio ha dato anche atto “in forza della disciplina nazionale di riferimento, che l’approvazione del progetto – si legge nella delibera – secondo disposizioni di legge costituisce variante puntuale al piano regolatore, perfezionata attraverso la procedura di localizzazione di un’opera pubblica”. La soluzione proposta individua per le aree già sedi del compendio militare due differenti funzioni: una prima – relativa al blocco di edifici a sud di via Alberotanza, corrispondente all’insediamento del polo giudiziario – che ne comporta una qualificazione riconducibile, sotto il profilo urbanistico, a quella delle «Aree destinate alla espansione e allo sviluppo dei servizi a carattere regionale o urbano»; la seconda – relativa alle aree a nord ed in corrispondenza della via Alberotanza che ne comporta la qualificazione riconducibile, sotto il profilo urbanistico, a quella delle «Aree a verde pubblico di tipo B (verde di quartiere)”.

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Non sono mancati momenti di tensione durante la seduta del Consiglio comunale. Il sindaco Antonio Decaro ha letto alcuni estratti degli atti sui ricorsi presentati dai comitati dei cittadini e discussi in tribunale: “Gli avvocati dei comitati hanno detto che esiste una valida alternativa allo scempio edilizio, la proposta Pizzarotti”. “Sto leggendo gli atti degli avvocati del comitato – ha detto ancora Decaro – i comitati che oggi sono contrari a questo progetto del Parco della Giustizia, un progetto pubblico, e vogliono invece la variante urbanistica su suolo agricolo in zona periferica dove non abbiamo manco le attrezzature”. “Ora basta – ha urlato Decaro – trent’anni bloccati per interessi di un privato, ora basta”. Una delegazione dei comitati di cittadini ha presenziato in aula e ha urlato contro i consiglieri: “Vergogna”.

Il progetto – Il parco della giustizia si estenderà per 15 ettari di cui 10 saranno riservati al verde. I primi lavori di preparazione dell’area partiranno già per il mese di aprile, nel frattempo l’Agenzia del Demanio predisporrà la gara per l’affidamento dell’appalto da 405 milioni di euro, di cui 382 milioni sono già stati stanziati dal Ministero della Giustizia e per la restante quota sono stati messi a disposizione fondi dall’Agenzia del Demanio. Saranno quattro gli edifici riservati alla giustizia (con all’interno anche delle corti verdi), secondo il progetto dell’archistar genovese Alfonso Femia: l’edificio A di 4 piani, più una piastra a piano terra, sarà riservato al Tribunale Penale e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale; edificio B: 3 piani totali, per il Tribunale Civile; edificio C: 3 piani, più una piastra a piano terra, per Corte d’Appello e Procura Generale; edificio D: 3 piani, più una piastra a piano terra, in cui, pur separati nella loro articolazione interna e negli ingressi, saranno stati accorpati il Tribunale e la Procura dei Minori, il Tribunale di Sorveglianza e la sede dei Giudici di Pace.
Il nuovo parco urbano sarà dotato di giardini e servizi per la comunità tra cui anche un asilo e una biblioteca. Sarà realizzata una piazza decorata con fontane, aiuole e alberi. Si procederà per stralci: verranno realizzati prima il tribunale penale e il parco pubblico e il parcheggio entro due anni e mezzo dalla fine della progettazione, il secondo stralcio riguarderà il tribunale civile, il terzo la corte d’appello e il quarto il tribunale dei minori e del giudice di pace.
Tutta l’opera si concluderà in sette anni.

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