Amazon avrebbe iniziato a segnalare i prodotti che vengono restituiti di frequente. Stando a quanto riporta il sito The Information, l’obiettivo è mettere in guardia i consumatori su oggetti potenzialmente fuorvianti o di bassa qualità. La didascalia che contraddistingue questi prodotti potrà attirare l’attenzione del potenziale acquirente sulla necessità di informarsi meglio su ciò che sta comprando, ad esempio leggendo più recensioni e pareri dagli altri utenti. Un fine, in termini di sostenibilità, riguarda anche l’esigenza per Amazon di ridurre il numero di resi. Essendo un servizio spesso gratuito, in collaborazione con i vettori locali che possono ritirare il prodotto non più voluto, entro 30 giorni, anche presso il domicilio del cliente, il reso comporta dei costi per il gigante del commercio elettronico e un impatto sull’ambiente.
Non è chiaro, al di là della credibilità di un oggetto rimandato indietro da più persone, se l’etichetta che recita ‘Prodotto restituito di frequente’ possa rappresentare anche un avviso per il venditore, sia diretto che di terze parti, e un possibile limite alla vendita per il futuro. Per ora, la novità sembra riguardare solo il mercato statunitense e ancora pochi oggetti, tra cui un giradischi e due capi di vestiario. Come spiega Forbes, in periodo di pandemia, i resi per Amazon sono balzati alle stelle, in modo particolare per i vestiti. Non sapendo con precisione che taglia acquistare, i clienti finivano con il comprare due o tre misure dello stesso capo, tenendo solo quella che andava bene e rimandando gli altri indietro.